È morto Roberto Pennisi. Il cordoglio dell’ex sindaco antimafia di Gioia Tauro, Aldo Alessio

L'ex primo cittadino della "primavera gioiese ", racconta particolari dell'uomo e magistrato della procura antimafia di Reggio Calabria
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È morto Roberto Pennisi

Sostituto Procuratore Antimafia della DDA di Reggio Calabria negli anni ’90 e 2000

Ho appreso con grande rammarico, da Approdo Calabria, della prematura morte, a seguito di grave malattia, dell’allora Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria il Dott. Roberto Pennisi. Magistrato insigne, profondo conoscitore della ‘ndrangheta di Gioia Tauro e della Piana, uomo di grande spessore culturale e giuridico che ha dato un grande contributo e una svolta radicale nella lotta contro la ‘ndrangheta.

L’ho conosciuto da Sindaco quando il 18 febbraio del 1998 mi convocò nella sede del Cedir di Reggio Calabria. Quell’incontro lo riportai nei minimi particolari nel mio libro dal titolo “La primavera gioiese”, scritto nel 2011.

Sua la firma a Reggio Calabria dell’Operazione Olimpia. Mentre per la Città di Gioia Tauro assieme a Roberto Di Palma e Michele Prestipino, condusse le indagini che portarono a confluire l’Operazione Tempo e Gatto Persiano in un unico processo denominato Operazione Porto.
La Città di Gioia Tauro, è stata rivoltata come un calzino dal Procuratore Pennisi e, per la prima volta nella sua storia – attraverso l’amministrazione Alessio, si costituì parte civile contro la ‘ndrangheta delle potenti e sanguinarie cosche Piromalli-Molè.
Con Luigi Longo, Bruno Morgante e Nino De Masi, attraverso le nostre testimonianze, partirono anche i processi denominati Raoul e Conchiglia. E con Luigi Longo denunciammo l’infiltrazione delle cosche Piromalli-Molè, nel Porto di Gioia Tauro che portò all’Operazione Cent’anni di storia.

Il Dott. Roberto Pennisi è stato, per noi calabresi, un punto di riferimento democratico nella battaglia contro la ‘ndrangheta nella Provincia di Reggio Calabria e in particolare a Gioia Tauro. Grazie alle sue indagini condotte con la fattiva collaborazione di tutte le Forze dell’Ordine e di Polizia, a seguito dei numerosi arresti effettuati a suo tempo, ha reso più libera la Città di Gioia Tauro.
I cittadini onesti e per bene di Gioia Tauro Le saranno per sempre grati e riconoscenti per il grande lavoro investigativo che ha saputo svolgere nella nostra Città, in una terra difficile e complessa come la nostra, e per i brillanti risultati conseguiti.
La porteremo sempre nei nostri cuori. Che la terra Le sia lieve.
Aldo Alessio già Sindaco di Gioia Tauro