Disastro ferroviario in Calabria con sei operai morti travolti da un treno regionale nel 2012, assolti tutti gli imputati

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Il Tribunale di Castrovillari ha assolto “perché il fatto non sussiste” tutti gli imputati nel processo per il disastro ferroviario del 24 novembre 2012, in cui morirono sei operai rumeni travolti da un treno regionale mentre attraversavano un passaggio a livello privato nei pressi di Rossano. Le vittime si trovavano a bordo di un Fiat Doblò travolto da un treno regionale mentre attraversava un passaggio a livello privato, regolarmente autorizzato.
Il collegio (presidente Grimaldi, a latere Pugliese e Ferrante) ha escluso qualunque nesso causale tra le condotte degli imputati – tra cui tecnici e funzionari di Rfi e l’unico esterno Giuseppe Murrone – e l’incidente, accertando la piena regolarità del varco e degli adempimenti di Rete ferroviaria italiana, anche sulla base degli approfondimenti del consulente delle difese, l’ingegnere Antonio Consalvi. La sentenza arriva al termine di un procedimento durato anni, nato dalle conclusioni del consulente tecnico della Procura di Rossano. Le motivazioni saranno depositate entro trenta giorni. Subito dopo il tragico evento, Rfi aveva comunque avviato una revisione complessiva delle concessioni dei passaggi a livello privati, innalzando gli standard di sicurezza.

A processo erano finiti Giuseppe Murrone (difeso dall’avv. Rocco Berardi, unico non dipendente di Rete ferroviaria italiana), insieme ad Antonio Prantera (avv. Francesco Cicciù), Felice Lo Presti (avv. Giuseppe Lo Presti), Francesco Fortunato (avv. Leonardo Calarota), Francesco Nicola Teofilo (avv.ti Giuseppe Panuccio e Pasquale Vaccaro), Silvestro Giuseppe Bressi e Antonio Demasi (avv. Pasquale Simari), Francesco Doria Fragomeni e Antonino Giuseppe Mattia Ficara (avv. Giuseppe Alamia), Giuseppe Cataldo (avv. Girolamo Sarnelli), Giuseppe Martorana e Angela Zema (avv. Marta Carniel), Teodoro Bonadio (avv. Aldo Ferraro) e Francesco Vona (avv. Vincenzo Galeota). Nel corso del dibattimento, anche grazie al contributo dell’ingegnere Antonio Consalvi, consulente delle difese, è stata accertata la piena regolarità del passaggio a livello e la conformità degli adempimenti posti in essere da RFI.

Occorre ricordare che subito dopo il gravissimo evento, la società RFI ha avviato una radicale revisione delle concessioni dei passaggi a livello privati, innalzando gli standard di sicurezza e introducendo una serie di accorgimenti tecnici volti a evitare che il mancato rispetto delle prescrizioni dettate dalle convenzioni di affidamento da parte dei concessionari possa determinare nuovi incidenti e ulteriori vittime.