La Corte di appello di Roma, III sezione penale, in totale accoglimento delle ragioni illustrate dagli avvocati Dario Vannetiello e Alessandro De Angelis, ha assolto Filipi Griselda dal reato di partecipazione alla associazione mafiosa denominata “clan Casamonica”.
La decisione giunge all’esito di un iter processuale lungo e complesso nel quale alla fine è risultata vincente la linea difensiva, articolata, diffusa e snodatasi per anni.
Filipi Griselda scelse di essere giudicata con le forme del rito abbreviato ed in primo grado non fu ritenuta appartenente al clan Casamonica, con sentenza assunta in data 16.07.21 dal giudice dell’udienza presso il Tribunale di Roma, dott. Andrea Fanelli Fanelli.
Avverso tale decisione propose con successo appello l’ufficio dell’accusa in quanto la Corte di appello di Roma, II sezione penale, in data 07.12.22 riformò la decisione assolutoria della donna dal delitto di associativo.
Proposto ricorso per cassazione dalla difesa, la Corte di cassazione, II sezione, in data 24.11.23 annullò la sentenza di condanna per il delitto di cui all’art. 416 bis c.p. ordinando un nuovo giudizio innanzi a diversa sezione della Corte di appello
E così, giungiamo alla decisione odierna con la quale, nonostante la Procura Generale avesse invocato ancora una volta la condanna di Filipi con il ruolo di intranea alla compagine criminale, la terza sezione della Corte di appello “capitolina”, viceversa, ha suggellato la assoluzione dal grave delitto di partecipazione alla associazione mafiosa.
Va anche segnalato che, di recente, la Corte di cassazione, V sezione penale, in piena condivisione delle ragioni illustrate dalla difesa, ha annullato con rinvio anche il decreto di confisca dei beni irrogato alla Filipi allorquando conviveva con il compagno Casamonica Christian.