Cittanova, “Spazio civico “: “Scelte stupide”

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Abbiamo abbondantemente superato l’anno di mandato di quella che avrebbe dovuto essere l’amministrazione più strabiliante di sempre. O, almeno, così ci dicevano. E, certo, i presupposti c’erano tutti e anche un certo vantaggio se è vero, come è vero, che la tanto demonizzata giunta precedente ha lasciato in eredità progetti approvati per milioni di euro, arrivati a pioggia, come in tanti altri comuni grazie ai fondi PNRR.
Chiarito subito che il sindaco avvocato e i suoi non avevano intenzione di condividere i progetti con chicchessia (in senso migliorativo, ove necessario o opportuno) se non fingendo una pseudo “partecipazione” che sa più di presentazione di progetti esecutivi, non rimaneva, come nei giochi enigmistici più semplici, che unire i puntini.
Ma niente da fare: a dispetto dei proclami, l’unione non è esattamente il loro forte. Gli rimane lo slogan!
Toccherà farsene una ragione.
Quello che, invece, risulta assai più difficile da mandare giù è l’andazzo complessivo che ha preso la nostra povera città. Da circa tre mesi l’azione amministrativa, già particolarmente esigua, è in stallo: abbiamo dovuto fermarci tutti e aspettare (aspettiamo ancora, in realtà) che l’avvocato sindaco si occupasse delle sue personali questioni: nomine, perizie, muretti, sceneggiati televisivi degni di Bolero Teletutto…e tutto, ovviamente, a spese nostre. Peraltro, eravamo in attesa della convocazione del consiglio comunale: si deve o non si deve fare? C’era sembrato di capire che fosse importante al punto che la stessa maggioranza, nonostante si fosse già espressa sul presunto conflitto di interessi del primo cittadino, avesse comunque ritenuto opportuno un rinvio di 30 giorni. Quindi? I trenta giorni sono passati da un pezzo: avete cambiato idea? Speriamo solo che, a un certo punto, il sindaco avvocato riesca a venirne a capo e che non debba succedere come a coloro i quali raccontano tante bugie fino a convincersene rimanendo, alla fine, vittime di se stessi. A stabilire la verità, a tempo debito, ci penserà chi di competenza. Ne siamo certi.
Nel frattempo, però, se non siete già impegnati con i kit di sopravvivenza per il 12 agosto, vi invitiamo a fare un giro in alcune zone della città.
In località Torre, ad esempio, l’incuria ha preso il sopravvento: l’area è diventata in alcuni punti impraticabile anche agli sportivi, con buona pace dei tanti soldi spesi male per progetti fallimentari finiti tra rovi e sterpaglie.
Lo Zomaro, una mezza discarica a cielo aperto, alla faccia della promozione turistica.
In più di un quartiere i cittadini segnalano avvistamenti di topi, specie in prossimità di terreni o case abbandonate.
In via Lombardia le erbacce hanno raggiunto altezze considerevoli.
E quelle fantastiche aiuole, parte degli interventi di decoro urbano (!!) messo a punto dall’amministrazione, andate pure a vedere che fine stanno facendo! E dire che non erano costate esattamente quattro spiccioli…
Forse, nei piani, avrebbero dovuto distrarci dai lavori alla Villa Comunale. Questo intervento è ormai diventato il quarto segreto di Fatima: sono mesi che ne chiediamo conto, senza ottenere risposta. E intanto la villa continua a rimanere chiusa, nonostante proroghe abbondantemente trascorse. E hanno anche il coraggio di dirci che dovremmo esultare per il prato, cioè per qualcosa che avevamo anche prima che venissero spesi oltre un milione e mezzo di euro per non si sa ancora cosa!!!
Certo. Come no.
Adesso ad allungare l’elenco delle mirabilia si aggiungono: un progetto di rigenerazione urbana da piazza Calvario a piazza Parise (cerchiamo di essere seri…è un’eredità anche quella, e che eredità!! Tanto ghiotta da aver avuto probabilmente peso anche negli accordi politici di questa maggioranza!!) in cui gli attuali amministratori non hanno messo nemmeno un dito, solo qualche presentazione di facciata!
E un pozzo che dovrebbe salvarci dalla sete estiva, ma rimane solo un manifesto attaccato al muro, mentre l’acqua già comincia a scarseggiare.
Il sindaco l’anno scorso disse che, se fosse mancata di nuovo, sarebbe andato a casa.
Quest’anno che si fa? Sindaco, ce lo dica lei.
E poi, che dire…C’è una figura che merita davvero un applauso. Ma di quelli veri. Convinti.
Parliamo, naturalmente, del vicesindaco.
Un politico raffinato. Attento. Misurato. Elegante. Quasi teatrale.
Sul presunto conflitto di interessi del sindaco? Si è astenuto.
Che non vuol dire né sì né no. Vuol dire: “vediamo come tira il vento”
Ecco, il vicesindaco è così: uno che il vento lo ascolta. Lo annusa.
Poi, magari, se cambia, cambia anche lui.
Ma intendiamoci: ha fiuto.
Ha capito, forse prima di tutti, che lo sponsor, stavolta, non è capace di governare questo “pazzo condominio” di maggioranza, figuriamoci Cittanova.
Quindi bravo, applausi.
Ha fiutato l’aria. Ha annusato il disastro. E ci si è seduto accanto.
Ora vediamo se trova anche il coraggio di alzarsi.
Perché qui non è più questione di idee. È questione di decenza politica.
A noi, politicamente, vengono i brividi. Per questo e molto altro.
Per una serie di scelte. Stupide. Per dirla con Fedez.