Catanzaro abbandonata: un’amministrazione senza maggioranza e senza risposte

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di Claudio Maria Ciacci

L’amministrazione comunale di Catanzaro, guidata dal sindaco Nicola Fiorita, sta mostrando tutti i segni di un governo cittadino in crisi. A quasi tre anni dall’insediamento, la città si trova in una situazione di degrado diffuso, tra quartieri abbandonati, strade dissestate e l’assenza di luoghi di aggregazione per i cittadini. La mancanza di una solida maggioranza in Consiglio comunale non fa che aggravare il quadro, paralizzando di fatto ogni tentativo di programmazione e sviluppo.
I cittadini di molti quartieri di Catanzaro denunciano da tempo uno stato di abbandono inaccettabile. Zone periferiche come Santa Maria, Aranceto e Pistoia sono lasciate a loro stesse, con problemi di sicurezza, illuminazione pubblica carente e rifiuti accumulati ai margini delle strade. Anche il centro storico, che dovrebbe rappresentare il cuore pulsante della città, soffre per una gestione inefficace: attività commerciali in difficoltà e molte serrande abbassate, spazi pubblici degradati e un’assenza di eventi e iniziative culturali che potrebbero rilanciarlo. I negozi chiudono uno dopo l’altro, lasciando le strade deserte e privando i cittadini di luoghi di ritrovo e socialità. La mancanza di una politica di rilancio economico e turistico sta trasformando il centro storico in un deserto urbano, dove solo il ricordo della sua antica vitalità sembra resistere.
Lo stato delle strade di Catanzaro è emblematico dell’incapacità amministrativa. Buche pericolose, asfalto dissestato e segnaletica insufficiente mettono quotidianamente a rischio automobilisti e pedoni. Gli interventi di manutenzione sono rari e spesso realizzati con lavori approssimativi che durano pochi mesi prima di cedere nuovamente. Il traffico è fuori controllo, con una gestione dei parcheggi inefficace e il trasporto pubblico che non offre valide alternative.
Una città senza luoghi di aggregazione è una città destinata al declino. A Catanzaro non esistono spazi adeguati per giovani, famiglie e anziani. I pochi parchi pubblici presenti sono spesso trascurati e poco sicuri, privi di manutenzione e servizi adeguati. Le strutture sportive versano in condizioni pietose, senza investimenti reali per la loro riqualificazione. Anche le politiche sociali sembrano inesistenti: non ci sono programmi concreti per il sostegno alle famiglie in difficoltà, per l’integrazione dei giovani nel mondo del lavoro o per il supporto agli anziani.
Oltre ai problemi amministrativi e infrastrutturali, la situazione politica dell’amministrazione Fiorita complica ulteriormente il futuro della città. Il sindaco non dispone di una maggioranza stabile in Consiglio comunale, il che rende impossibile l’approvazione di progetti a lungo termine e ogni tentativo di riforma. Le lotte interne e le continue tensioni politiche bloccano ogni iniziativa, lasciando Catanzaro in un limbo di inefficienza e immobilismo.
Uno dei temi che sta a cuore agli abitanti di Catanzaro è il progetto di riqualificazione dello stadio Nicola Ceravolo che ha visto la gestione dell’amministrazione comunale lasciare perplessi, dopo i primi interventi effettuati con il primo stanziamento regionale che ha portato a giocare l’incontro contro il Venezia in una laguna.
Mentre l’amministrazione comunale arranca, il concreto impegno della Regione Calabria mette a tacere le sterili polemiche emerse negli ultimi giorni. Non solo l’investimento previsto per la città non ha mai rischiato di sparire, ma è stato addirittura incrementato con ulteriori 3 milioni di euro rispetto all’originaria richiesta del Comune. A questo punto, ci si augura che le procedure in capo all’Amministrazione comunale non siano caratterizzate dalle lungaggini che hanno purtroppo colpito altre opere finanziate dalla Re…