Cappella dell’Ospedale di Polistena, si è celebrata la Santa Messa. Presente il vescovo Alberti

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Lunedì 22 dicembre 2025, presso la Cappella dell’Ospedale di Polistena, si è celebrata la Santa Messa in occasione del Santo Natale, un appuntamento ormai tradizionale e molto sentito, che anche quest’anno ha riunito dirigenti, medici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale a vario titolo impegnato quotidianamente nel servizio alla vita e alla cura delle persone.

La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo, S.E. Mons. Giuseppe Alberti, concelebrata dal Cappellano ospedaliero, Don Giuseppe Tripodi, con la presenza del diacono Teodoro Cannavò, e ha visto la partecipazione del Direttore Sanitario, Dott.ssa Francesca Liotta, insieme a numerosi operatori dell’ospedale.

Nel clima dell’Avvento ormai prossimo al Natale, la celebrazione ha rappresentato un significativo momento di incontro e di scambio di auguri, oltre che un’occasione preziosa per fermarsi insieme, affidare al Signore il lavoro quotidiano e rinnovare il senso profondo del servizio svolto all’interno della struttura ospedaliera.

Durante l’omelia, il Vescovo ha sottolineato come l’Ospedale di Polistena possa essere considerato a tutti gli effetti una “parrocchia importante della Diocesi”, per i numeri che coinvolge – tra personale, pazienti e famiglie – e per il valore umano, sociale e pastorale che esso rappresenta. Un luogo in cui la Chiesa è chiamata ad essere presente in modo concreto, discreto e vicino alle fragilità.

Mons. Alberti ha poi richiamato con forza il tema dell’umanizzazione delle cure, evidenziando quanto sia fondamentale che alla competenza professionale si accompagni sempre uno sguardo umano, capace di ascolto, rispetto e compassione. La sofferenza e la malattia, ha ricordato, chiedono non solo risposte cliniche ma anche prossimità, attenzione alla persona e alle sue relazioni.

Nel suo intervento, il Vescovo ha espresso gratitudine per la professionalità e la dedizione con cui ogni giorno il personale sanitario svolge il proprio lavoro, spesso in condizioni non semplici, e ha invitato tutti a custodire uno stile di servizio che metta al centro la dignità della persona, soprattutto nei momenti di maggiore vulnerabilità.

Un passaggio significativo dell’omelia è stato dedicato anche al tema dell’accoglienza della vita, particolarmente caro nel tempo del Natale, ricordando come ogni vita sia un dono prezioso da custodire e accompagnare, dall’inizio alla fine, con responsabilità e amore.

La celebrazione, animata dal coro formato da alcuni dipendenti dell’ospedale, si è conclusa in un clima di raccoglimento e fraternità, lasciando nei presenti il senso di una comunità che, pur nella diversità dei ruoli, condivide una stessa missione: prendersi cura della vita.

Un momento semplice ma intenso, che rinnova ogni anno il legame tra la Chiesa diocesana e il mondo della sanità, nella consapevolezza che il Natale del Signore continua a nascere nei luoghi in cui l’uomo si prende cura dell’uomo.