AVV. ANTONINO NAPOLI
si discute in questi giorni dell’indagine della Procura di Catanzaro su Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, per corruzione.
A rivelarlo, con un video pubblicato sui social, sarebbe stato lo stesso presidente.
C’è chi la definisce “bufera giudiziaria sulla Regione” chi, utilizzando una strana iperbole, ha sostenuto che “Indagare Roberto Occhiuto per corruzione è come indagare il Presidente della Repubblica per vilipendio alla bandiera”.
Naturalmente queste valutazioni manichee sono inaccettabili perché, ricordiamo, si tratta solo di un semplice avviso di garanzia, che – come dice la parola stessa – è comunicato a garanzia dell’indagato e potrebbe portare anche all’archiviazione. Non si comprende, invece, la conferenza stampa per comunicare “urbi et orbi” l’indagine a cui è sottoposto salvo interpretarla come una ricerca, utilizzando in modo improprio la sua posizione di presidente della Regione ed i media, di un consenso popolare ed una solidarietà che potrebbe, per l’indebita diffusione di notizie sul contenuto delle indagini, generare un cortocircuito suscettibile di alimentare convincimenti nell’opinione pubblica disancorati dalla realtà processuale e sottoporre gli organi investigativi ad una sovra-esposizione mediatica idonea a condizionare l’attività di ricerca della prova.