Abramo-Konecta, M5S: “Accordi traditi, lavoratori umiliati. Il governo intervenga subito”
Mag 07, 2025 - redazione
Mentre la Regione Calabria si vanta di investire sulla digitalizzazione della sanità, centinaia di lavoratrici e lavoratori calabresi vengono penalizzati da un sistema che disattende gli accordi firmati nelle sedi istituzionali>, è quanto denunciano in una nota i deputati M5S Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci.
<Con un’interrogazione ai ministri del Lavoro, delle Imprese e della Pubblica Amministrazione, chiediamo al Governo di verificare le gravi disparità di trattamento denunciate dai lavoratori ex Abramo Customer Care oggi impiegati da Konecta R S.r.l., soprattutto nella commessa pubblica finanziata per la digitalizzazione delle cartelle cliniche calabresi.
L’accordo firmato presso il MIMIT il 20 dicembre 2024 garantiva a tutti i dipendenti – proseguono Baldino, Orrico e Tucci – la continuità occupazionale, contrattuale ed economica, ma oggi circa 700 lavoratori sono costretti ad accettare demansionamenti fino a due livelli, perdite salariali fino a 12.000 euro l’anno e condizioni di lavoro inaccettabili>
<Due pesi e due misure: chi lavora sulle commesse TIM e Fibercop – rimarcano i parlamentari – ha ottenuto il pieno rispetto dell’accordo, chi invece è stato destinato al progetto pubblico di digitalizzazione, paga il prezzo di una gestione opaca e discriminatoria. A Crotone, si lavora su turni estenuanti fino alle 23 anche nei festivi, non per esigenze reali, ma per carenze strutturali>.
<Chiediamo che il Governo – concludono Baldino, Orrico e Tucci –verifichi la corretta applicazione dell’accordo di transizione tra Abramo e Konecta, in particolare in relazione al rispetto delle condizioni economiche e normative per tutti i lavoratori coinvolti, attivi immediatamente un’ispezione attraverso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro per accertare eventuali violazioni contrattuali e discriminatorie e che convochi un tavolo istituzionale di crisi, coinvolgendo anche la Regione Calabria, per garantire che nessun lavoratore venga lasciato indietro o declassato. Le risorse pubbliche non possono essere utilizzate per peggiorare le condizioni di chi lavora. Non si costruisce innovazione con lo sfruttamento. Non si digitalizza la sanità calabrese precarizzando il lavoro