“La misura è colma. Su di noi sistema di sfruttamento economico-sociale-culturale”
Mag 24, 2012 - redazione
E’ quanto afferma Giaimo (Fiamma tricolore), circa la norma che escluderebbe la Calabria, insieme ad altre regioni meridionali, dal provvedimento assunto dal governo centrale sui pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti dell’imprenditoria
“La misura è colma. Su di noi sistema di sfruttamento economico-sociale-culturale”
E’ quanto afferma Giaimo (Fiamma tricolore), circa la norma che escluderebbe la Calabria, insieme ad altre regioni meridionali, dal provvedimento assunto dal governo centrale sui pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti dell’imprenditoria
Riceviamo e pubblichiamo:
Personalmente, da Uomo del Sud e, infine, nella mia qualità di Segretario Provinciale del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore di Catanzaro, credo che ormai la misura sia definitivamente ed abbondantemente colma.
Da sempre i potentati del resto d’Italia, approfittando soprattutto dell’insipienza, della sudditanza e della intrinseca debolezza dei nostri governanti e facendo leva sul male endemico del Sud, la malavita organizzata – forse l’unica cosa organizzata dalla nostre parti -, hanno realizzato un sistema di sfruttamento economico-sociale-culturale che ha ben pochi altri esempi in una società cosiddetta “civile”. Dopo averci depredato delle casse del Regno di Napoli, hanno continuato con la carne da macello per le guerre, che fossero di difesa o di offesa poco importava, per poi passare alla emigrazione delle braccia dopo la metà dello scorso secolo e poi a quella dei nostri migliori cervelli negli ultimi anni. Oggi, nel clima di recessione e di spaventosa crisi economica in cui è stata precipitata l’Italia, ci hanno tolto anche gli ultimi risparmi e, infine, il governo del golpe costituzionale (Monti-Napolitano appoggiato dai suoi sodali dell’ABC) ha varato un provvedimento governativo che stanzia circa 100 miliardi di €uro per pagare i debiti che l’Italia ha nei confronti delle Imprese, omettendo però di dire che questi soldi saranno sottratti alla Sanità Pubblica, già in grosse difficoltà, e formulando criteri di garanzie ed esclusioni che faranno sì che questi soldi andranno ai soliti noti e, soprattutto, dalla ripartizione saranno escluse le maggiori regioni del Sud e, in particolare, la Calabria, sferrando un decisivo e mortale colpo alla sua moribonda economia.
E allora crediamo che non sia terrorismo né istigazione chiedere ai Calabresi di rialzare la schiena e reagire con vigore a questo governo della finanza i cui componenti non hanno mai dovuto sbattersi per fare la spesa e non hanno mai provato il gusto di passeggiare tra la gente “normale”. E per reagire non si può certo accodarsi agli esponenti dei partiti che a Roma appoggiano questo governo e che oggi lanciano alti i loro lai di dolore “coccodrillesco” o, men che meno, le mute sirene leghiste o i difensori di legalità e di altri valori “ad orologeria”!
Oggi è il tempo di (ri)prendere i forconi della protesta e di marciare, uniti e senza alcuna remora, assieme a chi tra la gente è sempre stato, con Coerenza ed Onestà e senza niente pretendere in cambio se non la soddisfazione di fare il bene della Comunità. E ben pochi penso possano vantare tale curriculum. La Fiamma Tricolore, senza tema di smentita, è sicuramente tra questi ed è pronta, visto il lungo periodo durante il quale tutto questo è maturato, a supportare adeguatamente il Popolo Calabrese e quello dell’intero meridione, in questa battaglia per la Dignità e per la stessa sopravvivenza, davanti ad uno stato che ormai ha perso ogni vergogna ed ogni remora nel prendere provvedimenti d’imperio “oltre e contro” ogni legittima aspettativa ed interesse del Sud e delle sue popolazioni, come ormai tantissimi intellettuali, economisti e storici ci hanno trasmesso, soprattutto gente che dal profondo nord giungevano tra noi. Ed è a loro che principalmente dobbiamo, questo è da riconoscere, se almeno in parte si è giunti al risveglio di un amor proprio a lungo sopito nella nostra Terra.
Da oggi la Fiamma Tricolore è a disposizione e si schiera al fianco di tutti quei Calabresi e Meridionali che intendono dire “NO!” ai diktat governativi, non pietendo assolutamente nulla ma imponendo il rispetto dovuto ad ogni Cittadino e Comunità umana, rispedendo al mittente quanto emerso, ed impietosamente divulgato dai mass-media, dai dati Istat dei giorni scorsi relativamente al livello di povertà e di (in)vivibilità del Paese, dati che al Sud si alzavano impietosamente ed esponenzialmente rispetto a quelli di altre zone d’Italia, e che saranno aggravati e cristallizzati laddove questo iniquo provvedimento non sarà ritirato e riformulato equamente dai burocrati che stanno al governo.
Abbiamo Storia, Cultura ed Ingegno per far sì – come suggeriva qualche giorno fa uno di questi Uomini del Nord – per far sì che si ribalti lo schema della politica italiana. Meridionalizzare la Politica e farla rinascere e, di conseguenza, impedire il declino e la colonizzazione d’Italia. Una volta qualcuno disse: far sì che la Calabria ed il Sud diventino il “nord” del bacino del Mediterraneo. E da domani questo dovrà diventare reale – altrimenti l’Italia diverrà una seconda Grecia, esposta ai ricatti “europeans” – senza neanche aver lottato per mantenere una autonomia che già altri hanno venduto alle nostre spalle, mentre noi vogliamo diventi una seconda Argentina, che riprendendosi l’autonomia e la sovranità ha messo alle spalle la crisi e si è ritrovata in molto meno di cinque anni.
Il Segretario Provinciale del Ms-Fiamma Tricolore Natale Giaimo