Manovra, Napolitano: ‘Scelte salde’. Trichet: ‘Ridurre il debito’

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Tremonti: ‘Evasione, c’è copertura, anche di più. I ricchi paghino? Sono d’accordo’

Manovra, Napolitano: ‘Scelte salde’. Trichet: ‘Ridurre il debito’

Tremonti: ‘Evasione, c’è copertura, anche di più. I ricchi paghino? Sono d’accordo’

 

(ANSA) CERNOBBIO (COMO) – Nel processo per l’approvazione della manovra “occorre che vengano, ora e nel prossimo futuro, con chiarezza e certezza di intenti e di risultati, al di là di ogni inclinazione nociva”, compiute le mosse necessarie per il raggiungimento dei risultati del paese, anche per evitare l’insorgere di “antiche diffidenze”. Lo ha detto il presidente Giorgio Napolitano in un collegamento in videoconferenza al Workshop Ambrosetti di Cernobbio. ‘Facciamo e faremo quel che dobbiamo fare specie per ridurre decisamente il nostro debito pubblico”, ha aggiunto Napolitano, specialmente d’intesa con gli impegni assunti con l’Europa, ma “non in particolare obbedienza a imposizioni dall’esterno, lo facciamo per il nostro interesse” pensando anche alle nostre generazioni future.

“Sono convinto che sia essenziale che vengano confermati e quindi tradotti in fatti concreti gli obiettivi del decreto di agosto che si riassumono nel raggiungimento del pareggio di bilancio già nel 2013. Lo ritengo essenziale e ho fiducia che a ciò si attengano tutti. In questo momento nessuno, neanche nell’opposizione, mette in dubbio che si debba raggiungere quell’obiettivo”.

“Dobbiamo portare avanti una prospettiva coerente che vada al di là dell’avvicendarsi dei governi” o delle scadenze elettorali: così il presidente della Repubblica rispondendo ad una domanda riguardo alla manovra e al pareggio di bilancio. Secondo il Capo dello Stato, “non bisogna avere una prospettiva di tre settimane, e nemmeno di 20 mesi”, cioé la scadenza naturale della legislatura, “dobbiamo guardare più avanti – ha sottolineato – abbiamo bisogno di scelte solide di medio o lungo periodo”.

“Le preoccupazioni per un eccesso di conflittualità tra i partiti e per la forte pressione che calcoli elettorali esercitano sulle singole posizioni dei partiti sono per me pane quotidiano, le esprimo oramai da vari anni con molta tenacia costanza e talvolta anche con molta severità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Napolitano stava rispondendo a una domanda dell’ambasciatore Sergio Romano sull’ipotesi che un governo diverso e che in partenze realizzasse una maggior coesione tra le forze politiche potrebbe realizzare gli obiettivi congiunti del risanamento della finanza pubblica attuando le necessarie misure per la crescita. “Quello che posso fare e faccio – ha detto Napolitano – è ogni sforzo per cui pur nell’attuale situazione che vede forti tensioni nell’attuale maggioranza si realizzi un clima di maggiore confronto, di maggiore apertura”.

“Negli ultimi 10 anni la crescita è rallentata fino al ristagno”: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha sottolineato nel suo intervento in videoconferenza al Workshop Ambrosetti di Cernobbio in un intervento in cui ha parlato del 150/mo dell’Unità d’Italia e del rapporto e delle prospettive con l’Europa. Il Capo dello Stato ha rivendicato che nelle celebrazioni dei 150 anni non ci sono stati solo “motivi di orgoglio ma anche una riflessione critica forte su quello che non è stato risolto”, sui “nodi gravi da sciogliere”. Uno di questi riguarda il debito pubblico del Paese.

“Nessuno, nemmeno l’opposizione, mette in dubbio l’obiettivo del pareggio di bilancio”: il presidente della Repubblica lo ha assicurato al governatore della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, durante il suo videocollegamento. “C’é una forte divergenza – ha ammesso il Capo dello Stato – sui mezzi per raggiungerlo, sulle misure più efficaci e più giuste”. Ed è per questo che fino al voto Napolitano inviterà al confronto: “fino al voto in Parlamento – ha sottolineato – non farò altro che richiamare tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione anche a un maggior confronto fra loro per confermare l’obiettivo”.

L’Italia ha fatto “scelte coraggiose come la rinuncia all’autorità monetaria” e l’ingresso nel’euro secondo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma altre scelte sono “mancate”. Ad esempio – ha rilevato – “si è ritardato ed esitato ad affrontare il vincolo che doveva essere allentato e sciolto dell’indebitamento pubblico. La conseguenza – ha quindi aggiunto il Capo dello Stato – è che “nei 10 anni dall’ingresso dell’euro” si è sentito questo peso.

Per uscire dalla “criticità” di questo momento il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano auspica che sia varato presto “entro il semestre di presidenza polacca europea il pacchetto di governance economica” così come le misure anti crisi. E questo “senza incertezze e riserve tali da produrre instabilità” con seguenti problemi alla Bce.

GOVERNO: NAPOLITANO, FINCHE’ HA FIDUCIA NO UNO DIVERSO – “Finché c’é un governo che ha la fiducia del Parlamento, comunque agisca, io non posso sovrappormi non solo di fatto, ma nemmeno con l’idea di un governo diverso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso di un video collegamento al Workshop Ambrosetti di Cernobbio. Il presidente della Repubblica, rispondendo a una domanda di Sergio Romano su un eventuale governo tecnico, ha sottolineato che “il Capo dello Stato non interviene a formare un governo se ce n’é uno in carica che ha la fiducia della maggioranza del Parlamento”. “Quello che posso fare – ha sottolineato – è ogni sforzo perché pur nell’attuale situazione di contrapposizione tra maggioranza e opposizione e tensione tra forze politiche e sociali si realizzi un clima di maggiore confronto”.

TRICHET, ESSENZIALE CONFERMA RIDUZIONE DEBITO – “E’ essenziale che l’obiettivo annunciato di diminuzione del debito sia pienamente confermato e implementato”. Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, lo ha confermato in uno scambio di battute con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in collegamento con il workshop Ambrosetti. Trichet ha sottolineato che “la Bce e il sistema europeo come un tutt’uno, includendo anche la Banca d’Italia”, considerano che le misure dell’ultima manovra, annunciate dal governo il 5 agosto, sono “estremamente importanti per la riduzione rapida del debito pubblico italiano e per migliorare la flessibilità dell’economia italiana”. “Questo è decisivo – ha concluso – per consolidare e rinforzare la qualità e la credibilità della strategia italiana e della sua affidabilità creditizia.

FRATTINI, A TRICHET RISPONDEREMO CON I FATTI – “Le preoccupazioni di Trichet troveranno risposta nei fatti”. Lo dice il ministro degli Esteri, Franco Frattini, dopo l’esortazione giunta in mattinata dal presidente della Bce, Jean Claude Trichet, all’Italia. “I fatti – ha detto Frattini a Cernobbio – saranno mantenere i saldi invariati, garantire la parità di bilancio già nel 2013 e certamente garantire la rapida approvazione della manovra”. Il progetto del governo “non verrà stravolto, ma verrà migliorato e questi dati rassicureranno i mercati e la Bce”.

FRATTINI, ESCLUDO CHE BCE SMETTA AIUTI – Il ministro degli Esteri Franco Frattini afferma che nel governo ”insisteremo perche’ la Bce continui nella sua saggia politica per supportare gli sforzi di stati come l’Italia e la Spagna. Escluderei che la Bce decida di smettere di aiutare in quei termini”. Lo ha detto a margine del Worskhop Ambrosetti di Cernobbio.
TREMONTI: I RICCHI PAGHINO? SONO D’ACCORDO – Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, arriva al quarantaquattresimo incontro nazionale di studi delle Acli e, accolto dagli applausi, si sofferma su un cartello che viene mostrato in sala che recita: “Anche i ricchi paghino”. Di qui la replica del ministro: “Sono d’accordo anche io”.

TREMONTI: C’E’ COPERTURA EVASIONE, ANCHE DI PIU’ – “Data l’enorme dimensione dell’evasione, questa mi sembra una riforma strutturale che va nel senso dell’equità”. Lo dice il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenendo all’incontro delle Acli. “Non pensavo fosse possibile arrivare a questo tipo di riforma”, aggiunge. “Quei soldi arriveranno sicuramente, sono assolutamente coperti. Io penso che ne arriveranno molti di più, assolutamente molti di più nella logica della prevenzione”.

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