Complimenti, sei stato selezionato”
La storia di Salvatore Carlà un gioiese, ambasciatore della Fiamma Olimpica.
“Complimenti, sei stato selezionato”
La storia di Salvatore Carlà un gioiese, ambasciatore della Fiamma Olimpica.
DI CLEMENTE CORVO
La vita a volte ha dell’incredibile, a volte ti bussa alla porta attraverso una semplice mail, una notifica sul telefono, un messaggio che apri distrattamente mentre stai facendo altro. E poi leggi: “Complimenti, sei stato selezionato per essere uno dei 10.001 tedofori”.
Salvatore Carlà, gioiese doc, se lo ricorda ancora quel momento. «Non ci credevo», racconta con gli occhi che brillano ancora di quell’emozione. «Ho riletto quella frase dieci, volte.
Pensavo fosse uno scherzo, un errore. Io? Tedoforo olimpico?
Invece era tutto vero, meravigliosamente vero.
*Da una mail alla torcia olimpica: il sogno diventa realtà*
Salvatore è stato scelto per essere uno degli ambasciatori dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Non un atleta professionista, non una celebrità, bensì una persona ordinaria con una storia straordinaria, come recita il manifesto della staffetta olimpica; uno di quei volti che rappresentano il territorio, la cultura, i valori autentici di pace e fratellanza che la Fiamma porta con sé da millenni.
E così, con l’uniforme numero M077 addosso e il cuore in gola, Salvatore si è ritrovato in via Santa Caterina d’Alessandria, a Reggio Calabria, nella tappa 14 del viaggio della Fiamma. a percorrere quello slot di duecento metri che sembravano non finire mai e al tempo stesso durare un battito di ciglia. Duecento metri in cui ha portato sulle spalle, e tra le mani, il peso e l’onore di rappresentare un’intera comunità.
*Il Torch Kiss: l’emozione che toglie il fiato*
«Quando ho acceso la mia torcia, durante il Torch Kiss, ho sentito qualcosa che non so spiegare», confessa Salvatore. «È come se in quel momento fossi collegato a qualcosa di più grande, con tutti i tedofori che mi avevano preceduto, a quelli che sarebbero venuti dopo.
La torcia che ha stretto tra le mani – un capolavoro made in Italy da un chilo e mezzo, realizzata con materiali riciclati, leghe di alluminio e ottone non era solo un oggetto, era la materializzazione di un sogno impossibile diventato realtà.
*Accanto ai grandi, ma con la stessa dignità*
Salvatore è stato uno dei 10.001 tedofori che in 63 giorni toccheranno 110 province italiane. Accanto a lui, idealmente, nomi altisonanti: Zlatan Ibrahimović, Achille Lauro, Noemi, Melissa Satta, Christian De Sica, Max Biaggi, Jasmine Paolini, Alisha Lehmann, Alessandro Cattelan.
Ma in quella staffetta infinita non esistono gerarchie, esiste solo la Fiamma, e il privilegio di custodirla per un tratto di strada.
«Quando ho saputo di essere nella stessa lista di certi campioni, ho pensato: “Ma io cosa c’entro?”», ammette Salvatore con un sorriso. «Poi ho capito. La Fiamma non sceglie in base alla fama, sceglie in base ai valori. E quei valori – rispetto, lealtà, fair play, solidarietà, uguaglianza, appartengono a chiunque decida di viverli ogni giorno, anche senza riflettori addosso».
Una festa per tutti, soprattutto per i giovani
Il passaggio della Fiamma a Reggio Calabria è stato più di uno spettacolo: è stata una festa collettiva, un abbraccio tra il territorio e le comunità locali, soprattutto i giovani hanno risposto presente, affollando le strade, applaudendo, sognando. perché vedere Salvatore – uno di loro, uno come loro – con quella torcia in mano ha significato una cosa sola: tutto è possibile.
«Se posso dare un messaggio ai ragazzi», dice Salvatore con convinzione, «è questo: credete sempre in voi stessi. Io vengo da Gioia Tauro, dal Sud che troppo spesso viene raccontato solo per le sue difficoltà, eppure eccomi qui, tedoforo olimpico. La vita a volte ha dell’incredibile, davvero. Ma solo se le dai la possibilità di stupirti».
Da Olimpia a San Siro, passando per il cuore della Calabria
La Fiamma che Salvatore ha portato per quei duecento metri ha alle spalle un viaggio epico: accesa a Olimpia il 26 novembre 2025, è arrivata a Roma il 4 dicembre e da lì ha iniziato a percorrere l’Italia l’approdo finale avverrà allo stadio di San Siro di Milano, venerdì 6 febbraio 2026.
Un viaggio di 63 giorni, centinaia di chilometri, migliaia di emozioni, e Salvatore Carlà, gioiese, uniforme M077, ne è parte integrante.
“Complimenti, sei stato selezionato”
Quella mail, arrivata inaspettata come tutte le cose belle della vita, ha cambiato tutto, ha trasformato un giorno qualunque in un ricordo indelebile, ha dimostrato che i sogni non hanno bisogno di palcoscenici dorati per realizzarsi: a volte basta una strada di provincia, una torcia olimpica e il coraggio di crederci.
Salvatore, confessa: quella frase – “Complimenti, sei stato selezionato” – non ha cambiato solo la mia vita, ha cambiato il modo in cui guardo al futuro, con più speranza, con più orgoglio e con la certezza che, a volte, la vita ha davvero dell’incredibile».
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Inviato da Libero Mail



