Scutellà (M5S), “Occhiuto pensa alla sua corrente e presenta un bilancio timido su trasporti, sanità e precariato”
Dic 19, 2025 - redazione
«Il Presidente Occhiuto preferisce pensare alle proprie ambizioni politiche anziché concentrarsi sul Bilancio. Addirittura approfitta di interventi tv per festeggiare la creazione della sua corrente di partito mentre sanità, trasporti e Tfr vengono trascurati».
Così Elisa Scutellà, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, interviene duramente sul bilancio di previsione 2026-2028 presentato dalla Giunta regionale.
«Ci troviamo davanti a un bilancio timido, politicamente povero di visione. Non è un documento di scelte strategiche, bensì un atto di amministrazione vincolata, che fotografa una Calabria che si regge su trasferimenti statali e fondi europei utilizzati senza una pianificazione efficace per promuovere sviluppo, occupazione e riduzione delle disuguaglianze. I margini di autonomia sono quasi inesistenti. La manovra da circa 7,4 miliardi di euro nasconde una verità scomoda: tolte sanità e spese obbligatorie, alla Regione resta pochissimo spazio per decidere davvero del proprio futuro».
Tuona la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Calabria, sul vero nodo che resta la sanità: «Oltre il 60% del bilancio, circa 4,5 miliardi, è assorbito dal comparto sanitario, ma questo non si traduce in servizi adeguati. Un paziente su quattro è costretto a curarsi fuori regione, la prevenzione è ai minimi storici e interi reparti soffrono carenze strutturali e di personale. Senza contare le criticità gravissime emerse nelle ultime settimane sulla disponibilità di farmaci salvavita per pazienti oncologici e trapiantati».
Critiche anche sul fronte dei trasporti, la capogruppo Scutellá interroga l’assessore Gallo: «Si annunciano investimenti miliardari, ma sul territorio i cittadini non vedono risultati. La mobilità sulla costa jonica resta lenta e inadeguata, le aree interne continuano a essere isolate. Scelte come la Bretella di Sibari e l’esclusione del Nodo di Tarsia dimostrano una visione che non ascolta i territori e non riduce i divari».
«Turismo e aree interne – prosegue la consigliera – ricevono risorse marginali, mentre opere pubbliche fondamentali restano bloccate. Il caso del ponte di Longobucco, a oltre due anni dal crollo, è il simbolo di un entroterra abbandonato, fatto di promesse e passerelle senza risposte concrete».
Preoccupazione anche per i lavoratori e i piccoli comuni: «Il bilancio dice poco sulle politiche occupazionali. I lavoratori PNRR rischiano di essere mandati a casa, impoverendo ulteriormente gli enti locali, mentre la legge 131/2025 penalizza i comuni montani e le aree interne, aggravando le disuguaglianze».
Rilancia poi, la capogruppo del M5S, sulle preoccupazioni dei lavoratori del consorzio di bonifica ” che si vedono ancora oggi negato un loro sacro santo diritto , quello del riconoscimento del TFR tema sbandierato ai quattro venti in campagna elettorale che continua a ed essere una chimera”
Infine, l’allarme sull’autonomia differenziata: «Questo bilancio dimostra quanto la Calabria sia fragile e dipendente da risorse esterne. In queste condizioni, l’autonomia differenziata sarebbe una condanna, non un’opportunità. Non possiamo accettare un modello che accentua le disuguaglianze tra territori».
«La Calabria – conclude Scutellà – non ha bisogno solo di conti in ordine, ma di politiche coraggiose, capaci di ridare servizi, diritti e prospettive di sviluppo. Mentre il Presidente pensa alla sua corrente nei salotti del potere, noi continuiamo a batterci per i bisogni reali dei calabresi».



