La “Piaga” del dramma della solitudine. Un 48enne trovato morto in casa a Rosarno in avanzato stato di decomposizione, l’ipotesi è il suicidio

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Solitudine, insoddisfazione, frustrazione o chissà cos’altro ha spinto un uomo, “giovane” nei fatti, a suicidarsi? Almeno dalle prime ipotesi sono queste quelle del 48enne ritrovato ieri nella sua abitazione morto in avanzato stato di decomposizione a Rosarno.  A lanciare l’allarme sono stati i vicini, insospettiti dal forte odore nauseabondo dalla casa. Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia e Vigili del fuoco. Dalle prime indiscrezioni sembra che l’uomo vivesse da tempo in condizioni di isolamento, ma la solitudine a volte è una scelta, altre volte una piaga sociale che potrebbe sfociare in un dramma, come quello accaduto al “giovane” di 48 anni. Perché è sempre un quarantenne con tanta strada da percorrere e tante ambizioni da coltivare ed allora ci si chiede perché è arrivato all’estremo gesto? Perché a volte non si interviene prima e si cerca di comprendere, di capire e perché no, di aiutare quando sappiamo e scopriamo un disagio altrui. La vicenda ha profondamente colpito i residenti della zona e l’intera comunità di Rosarno, che vede in questo episodio una dolorosa testimonianza di solitudine e abbandono, temi purtroppo ricorrenti in situazioni simili, ma che purtroppo non dovrebbero accadere perché è sempre una sconfitta umana e sociale, ma soprattutto siamo noi i primi ad essere sconfitti e sopraffatti da questa società che stiamo perdendo di vista e finché sarà così ne usciremo sempre perdenti (sic!).