Laruffa (Pd), “Come potrebbe essere il futuro della nostra Polistena: riflessioni di un “young old”
Nov 14, 2025 - redazione
L’ansia che pervade tutti, noi anziani inoltre l’avvertiamo in maniera particolare, è non riuscire vedere come si evolverà la Comunità sociale, politica ed economica del nostro paese.
Il territorio per il quale abbiamo contribuito a dare, quando le forze ce lo consentivano, il nostro modesto contributo per la sua crescita e la sua evoluzione anche culturale.
I principi che ci ispiravano, pur nelle diverse posizioni politiche – ideologiche e le differenti valutazioni operative, mai trascendevano, nella volgarità e nell’inciviltà, erano:
- Il miglioramento delle classi meno abbienti;
- La crescita sociale ed economica collettiva;
- La pratica concreta della trasparenza e della legalità;
- La lotta alla ndrangheta (denunciando in tribunale e in prefettura, facendo anche i nomi, e subendo perfino gravi attentati);
- La ricerca di nuove possibilità di lavoro;
- La costituzione e il coinvolgimento dell’associazionismo;
- La partecipazione delle organizzazioni sociali e politiche;
- La compartecipazione dei cittadini nelle decisioni…
Posso affermare che quei principi funzionarono e portarono grandi vantaggi per la Comunità intera e per tutto il comprensorio, tant’è che, ancora oggi, si rievocano i tempi in cui si cresceva, si progettava il futuro, si veniva indicati come punto di riferimento per operatività, civiltà, cultura, efficienza, modernità, progresso e la gente si sentiva compartecipe e protagonista di quel processo.
Da più di qualche lustro, invece, tutto sembra si sia fermato.
Non si cresce più, il coinvolgimento e la partecipazione sono stati azzerati; il territorio ci è ostile al limite dell’isolamento, le contrapposizioni sono divenute offese e insulti.
Forte è la richiesta della cittadinanza per una netta inversione di tendenza alla situazione che si è determinata. La città ha bisogno di progresso e civiltà, serenità ambientale e politica, pur nella diversità.
Per chi sa ascoltare, l’appello dei cittadini è corale, affinché si persegua un progetto comune per sconfiggere la tendenza al degrado e alla marginalizzazione in atto, con una pianificazione che metta assieme le idee, i programmi e gli uomini di tutte quelle forze che vogliono rinnovare la gestione della pubblica amministrazione.
E’ necessario avviarsi ad un radicale superamento dell’attuale conduzione monocratica, in atto sotto pressione da un’opposizione che ha saputo mettere a nudo i molti punti deboli, evidenziandone errori procedurali e sostanziali, a cui mai è stato dato il necessario riscontro per tranquillizzare la comunità locale sulla corretta e trasparente gestione.
Per quanto riguarda il mio partito, il Circolo del Partito democratico di Polistena, penso che, dopo aver superato i problemi organizzativi interni, si stia avviando, per come annunciato nell’ultima assemblea dal Segretario Marco Policaro, ad adempiere alla funzione politica che i nostri iscritti e simpatizzanti ci chiedono a gran voce, capire quale sarà il futuro della nostra cittadina:
- Potrà ancora essere la città del commercio?
- Sarà la città dei Servizi?
- Ambirà a riconquistare ed estendere la sua funzione socio-culturale?
- Saprà attrarre lo spopolamento di tantissime piccole realtà delle aree interne, o ne sarà coinvolta?
- Avrà la possibilità di arginare l’esodo delle nuove generazioni che lasciano la nostra terra per studio o lavoro, senza più tornarci?
- Affronterà le problematiche delle persone con disabilità, lasciate oggi alle cure delle sole famiglie?
- Riuscirà ad affrontare il processo di invecchiamento della sua popolazione con idonee proposte e soluzioni?
- Tornerà ad essere baluardo contro il malaffare e la ‘ndrangheta?
- Saprà difendere adeguatamente la sanità pubblica del territorio e con essa l’ospedale di Polistena?
- Riacquisirà quel protagonismo sano, ampiamente riconosciuto, che l’ha resa modello nell’intera Calabria?
Su queste tematiche e su altre d’interesse collettivo, è possibile trovare condivisione e realizzare il progetto per la Polistena del domani.
Nessuno può avere la presunzione di farlo da solo, non è insito nello stesso concetto di Democrazia, penso che solo ragionando tra pari (Organizzazioni sociali e sindacali, Associazioni, Partiti politici, singoli Cittadini, ecc.), assisi intorno ad un tavolo rotondo, non già predeterminato, dove nessuno possa sentirsi il primo della classe, è possibile addivenire ad una soluzione condivisa che ponga le basi per un rinnovamento della classe dirigente e per lanciare l’idea di una città democratica proiettata verso il futuro.
So per certo che il PD è già in movimento per mettere a punto le proprie idee con le sue concrete proposte e la disponibilità dei suoi giovani, donne e uomini migliori, da mettere a disposizione dell’ampia platea che sono certo si concretizzerà nell’interesse supremo della nostra cittadina e del nostro territorio.
La nostra gente ci osserva speranzosa, su ognuno di noi ricadrà la responsabilità di una decisa svolta e nessuno può tirarsi indietro accampando presupposti di primogenitura o anche legittime ambizioni personali.
C’è da salvaguardare il bene comune, quello di Polistena e dei suoi abitanti.
Giovanni Laruffa (Presidente Circolo PD Polistena)



