Presentato il libro “Alioscia”, la storia del partigiano Franco Sergio. Falcomatà: “Una via porterà il suo nome”

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E’ stato presentato, nella sala Trisolini di Palazzo Alvaro, il libro “Alioscia”, opera di Aldo Polisena che racconta la storia del partigiano calabrese Franco Sergio. All’iniziativa, moderata da Sandro Vitale, presidente di Venticinqueaprile Ampa, ha preso parte il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che ha proposto l’intitolazione di una via cittadina al giovane partigiano nato a Cinquefrondi, vissuto a Maropati e ucciso dai nazisti nel cuneese. L’idea è stata raccolta con favore dai relatori, fra i quali Antonio Casile, segretario di Ampa, Marcello Anastasi, docente di storia dell’arte, Lidia Barone, docente di storia e filosofia, e lo stesso autore del libro, Aldo Polisena.

Un libro, per il sindaco Giuseppe Falcomatà, che «colpisce ed offre diversi spunti riflessione». Su tutti il sacrificio del partigiano Alioscia che, appena 26enne, «subito dopo l’armistizio del ’43, partì dalla Calabria per ingaggiare la guerra di Liberazione contro le forze di occupazione nazifasciste». Morirà a Serravalle Langhe, a più di 1300 chilometri lontano da casa. Le spoglie torneranno in Calabria solo  nel 1981 ed un corteo funebre le accompagnerà, con una solenne cerimonia, fino al cimitero di Maropati.
Quel giorno è impresso in alcune immagini trasmesse durante il convegno e, come ha detto Giuseppe Falcomatà, «sono figlie di un sentimento diffuso di commozione e piena consapevolezza di quello che è stato l’altissimo valore del sacrificio di Franco Sergio “Alioscia” e dei tantissimi giovani calabresi che hanno combattuto per la Liberazione».

«Alioscia – ha ricordato Falcomtà – aveva 26 anni quando, da un piccolo comune di una provincia del sud, ha sentito il bisogno di andare a dare il proprio contributo alla Resistenza, accettando il rischio che potesse essere un contributo di sangue. Questo è il patrimonio che noi dobbiamo valorizzare».

La riflessione del sindaco si è spostata, quindi, su un altro importante aspetto: «La storia insegna che anche il Mezzogiorno ha pagato un tributo pesante fra quanti, partigiani, hanno deciso di lottare per la libertà. La Resistenza ha radici anche nel profondo Sud ed il libro di Polisena è fondamentale per non dimenticarlo».

«Questi momenti – ha concluso il sindaco – servono a recuperare l’orgoglio del tributo di sangue versato dalla Calabria per la Liberazione. Tutti siamo chiamati a farlo, in primis le istituzioni. Noi, in questi anni, abbiamo cercato di attualizzare il più possibile il messaggio del 25 aprile, anche con segni tangibili di carattere imperituro. Da qui la scelta di realizzare dei grandi murales, in un quartiere della zona sud, dedicati alla memoria di due esempi di lotta come il partigiano Pasquale Brancatisano “Malerba” e Teresa Gullace. Una via della città ricorderà anche Franco Sergio, nome di battaglia “Alioscia”, per ricordare che i diritti, la libertà e la democrazia conquistati con la Resistenza vanno sempre e costantemente difesi».