Gioia Tauro. Il vice sindaco risponde alle accuse dell’ex primo cittadino Aldo Alessio

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Gioia Tauro. Il vice sindaco risponde alle accuse dell’ex primo cittadino Aldo Alessio

Nella qualità di vicesindaco dell’amministrazione comunale Scarcella ritengo doveroso rispondere alle farneticanti dichiarazioni rese da Aldo Alessio.
Tutti i dati relativi alla riscossione dei tributi e all’incremento percentuale si riferiscono alle annualità correnti come da prospetti che sono allegati al presente comunicato, ritualmente rilasciate dagli uffici tributari comunali preposti.
Tanto a dimostrazione del fatto che il nostro sindaco parla con dati alla mano.
Allo stesso modo alleghiamo la nota dell’arrical con la quale si contesta al comune di Gioia Tauro il mancato pagamento della somma di oltre 520.000, 00 a titolo di mancato versamento della quota per il conferimento all’impianto di incenerimento dei rifiuti per gli anni 2020, 2021 e 2019.
Siamo consapevoli che le risultanze di soli 15 mesi di amministrazione lascino l’amaro in bocca ad Aldo Alessio e certificano irrimediabilmente il suo fallimento politico.
Le sue parole piene di odio, di astio, ingiuriose nei confronti di un sindaco che viene definito sguaiato e volgare, certificano anche un profondo stato di fallimento umano.
Ad ogni caso poiché ad Alessio non ha avuto il coraggio di candidarsi alle elezioni comunali per la nomina di sindaco lo invitiamo a farlo nel futuro , fra quattro anni, così potrà stare all’opposizione ed avrà titolo per poter parlare.
Lo stato di degrado nel quale ha lasciato la nostra bellissima città parla a nome nostro.
Per quanto riguarda le altrettanto farneticanti dichiarazioni relative ad una auspicata trattazione all’ordine del giorno della indagine denominata Res Tauro, ricordiamo ad Aldo Alessio che l’amministrazione comunale, in sede di consiglio comunale, è tenuta a trattare all’ordine del giorno attività relative alla gestione amministrativa dell’ente.
Il sindaco non può sostituirsi, al pari degli altri consiglieri, alla magistratura inquirente e giudicante.
Non possiamo discutere su fatti e argomenti che esulano dalle nostre competenze e dalle nostre conoscenze.
Ad ogni buon conto, il sindaco è stato molto chiaro in tutti i comunicati che ha fatto, nell’esprimere la posizione dell’amministrazione comunale nei confronti della criminalità organizzata.
Mi corre l’obbligo di smentire che il bene confiscato la famiglia Piromalli è oggi utilizzato come centro di raccolta sia stato reso operativo dall’amministrazione Alessio.
Vero è il contrario.
E questo è certificato agli atti dell’ente dai verbali di consegna dell’opera alla ditta Muraca.
Lo stesso vale per tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata, che si ribadisce non erano mai utilizzati.
Il resto sono chiacchiere e tabacchiere di legno.
Pensi a fare il pensionato Aldo Alessio. Si metta l’anima in pace e vedrà che riuscirà in questa sua attività più blanda a raggiungere risultati migliori di quelli ottenuti nel suo infruttuoso lavoro di sindaco.
Il vicesindaco Antonino Parrello