Un’altra chiesa trafugata in Calabria, rubata l’Osta Magna, gli inquirenti non escludono collegamenti con riti esoterici
Set 08, 2025 - Giuseppe Larosa
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Un altro grave atto sacrilego e di vergognosa azione si è verificato in un’altra chiesa in Calabria dopo l’esecrabile fatto accaduto pochi giorni fa a Taurianova nella chiesa “SS Apostoli Pietro e Paolo”, dove sono stati rubati tre Pissidi contenenti ostie consacrate con un metodo a dir poco violento perché hanno forzato e scassato il Tabernacolo. Di poche ore fa la notizia che in un altro luogo di culto sacro un evento grave ha scosso la comunità di Spezzano Albanese nel Cosentino, nella chiesa “Santi Pietro e Paolo” (gli stessi Apostoli della Chiesa di Taurianova), e proprio quando i fedeli arbëreshe si preparavano alla celebrazione della Madonna del Soccorso, alcuni ignoti si sono introdotti nel luogo di culto, forzando il tabernacolo e sottraendo la teca contenente “l’Osta Magna” destinata all’Adorazione Eucaristica.

Il grave atto è stato reso noto dal parroco, don Marco Fazio, durante la celebrazione della messa serale domenicale che ha letto una nota del vescovo dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise, il quale ha espresso “profonda amarezza e sgomento” per quanto accaduto, definendo “Un gesto sacrilego che ferisce il cuore della nostra fede e ci lascia smarriti di fronte a tanta profanazione poiché il Santissimo Sacramento, vera presenza del Signore tra noi, è stato sottratto con violenza e oltraggio”.
Intanto sulla vicenda le indagini sono in corso ed a trecentosessanta gradi i carabinieri della stazione locale, avviando le investigazioni per ricostruire la dinamica e individuare i responsabili sotto il coordinamento della Compagnia di San Marco Argentano. Diverse le ipotesi al vaglio non escludendo eventuali collegamenti con gruppi esoterici e mefistofelici, così come è avvenuto in passato nell’Alto Jonio dove spesso si sono registrati casi del genere.



