DE NISI E GRAZIANO, “LA PACCHIA STA FINENDO E CANNIZZARO SA CHE AZIONE SARÀ DETERMINANTE”

De Nisi e Graziano: «Paura del nostro consenso crescente. Al posto suo saremmo più preoccupati di come giustificare ai calabresi il voto favorevole all'Autonomia Differenziata»
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LA PACCHIA STA FINENDO E CANNIZZARO SA CHE AZIONE SARÀ DETERMINANTE

De Nisi e Graziano: «Paura del nostro consenso crescente. Al posto suo saremmo più preoccupati di come giustificare ai calabresi il voto favorevole all’Autonomia Differenziata»

CATANZARO – Venerdì 22 agosto 2025 – «La lingua batte dove il dente duole, e le parole di Cannizzaro testimoniano la centralità di Azione in Calabria nelle dinamiche elettorali. Siamo un partito stimato ed elettoralmente temuto, ma soprattutto indiscutibilmente determinanti. I sondaggi più recenti ci danno al 6,8‑7% in Calabria, con una traiettoria in crescita che pare inarrestabile. Le adesioni convinte alle liste elettorali, di donne e uomini di valore, in tutte e tre le circoscrizioni sono la prova evidente di una forza politica che non si limita a esistere, ma che costruisce futuro».

In una dichiarazione congiunta, Francesco De Nisi (Segretario Regionale) e Giuseppe Graziano (Presidente Regionale) replicano all’attacco del deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, ribaltando l’offensiva che non è un tentativo di delegittimazione, bensì una conferma del ruolo cruciale di Azione nella scena calabrese.

«È evidente che Cannizzaro subodora che stia finendo la pacchia e attacca. Nelle ultime proiezioni elettorali Roberto Occhiuto è dato al 46% senza Azione. Il quadro è limpido e restituisce un dato altrettanto chiaro: Azione è in campo con credibilità, visione e soprattutto sarà determinante».

«Siamo – precisano e sottolineano il Segretario e il Presidente – credibili principalmente agli occhi dei calabresi e non accettiamo lezioni di coerenza da chi, come Cannizzaro e Forza Italia, ha votato con la Lega per l’autonomia differenziata. Una riforma che spezza l’Italia e penalizza la nostra terra. Azione, insieme a Carlo Calenda, ha difeso la Costituzione e l’unità nazionale con le unghie e con i denti. E di questo ce ne facciamo vanto. Cannizzaro, invece, cosa dirà ai calabresi oggi? Indosserà, forse, i panni dello “smemorato di Collegno” per giustificare un vero e proprio tradimento ai danni della nostra terra e del Meridione? Oppure continuerà con la sua propaganda sovietica come quella attorno al Rigassificatore. Sia chiaro a tutti, la questione del Rigassificatore non si è mai posta, era fuffa ieri, è fuffa oggi e, tra l’altro, non è all’ordine del giorno del Governo Meloni».

«È nervoso Cannizzaro – concludono De Nisi e Graziano – perché sa che l’era delle poltrone per parenti strettissimi, piazzati in questi anni negli assessorati potentissimi e strategici della Regione Calabria, è finita. Azione e la Calabria non si piegano più ai giochi di potere. Noi siamo qui per i cittadini, non per i privilegi. La nostra storia di coerenza e fedeltà parla per noi. Che sia da monito a tutti!».