VARAPODIO POSITIVA, IL RISCATTO SOCIALEÉ  CARMELO BONGIOVANNI

IL GIOVANE DIRETTORE ARTISTICO MUSICALE DELLA PRESTIGIOSA “CORALE RENATA TEBALDI” DI PARMA
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di Pino Pardo                                                                                     

Il tanto bistrattato Sud – terra di pena ed acciacchi, luogo di sofferenza e dell’accentuato, inarrestabile fenomeno migratorio, da dove i giovani vanno via per scommettere speranzosi altrove i propri talenti  –  “produce ragazzi di successo”: si tratta del varapodiese Carmelo Bongiovanni. Sin da piccolo dimostra spiccate qualità nel campo della composizione e della direzione. La sua carriera di musicista inizia come trombonista, all’età di 10 anni, presso la banda del padre, della quale ne diviene, poi, direttore musicale e preparatore.
Dopo la maturità scientifica, studia Pianoforte e Composizione conseguendo il diploma di I° livello e con Fabrizio Fanticini conseguendo il diploma di II° livello presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, entrambi i titoli con il massimo dei voti e lode; ha intrapreso gli studi di direzione perfezionandosi, anche, con la Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”.
Il giovane musicista che vive a Parma (PR), si é Laureato in Discipline della Musica e del Teatro presso l’università Alma Mater di Bologna, con una tesi incentrata sul Silenzio nel Teatro contemporaneo.
Sua la realizzazione della masterclass di musica da camera ricoprendo il ruolo di concertatore e direttore d’orchestra e fondando con essi la Vivaldi Chamber Orchestra di cui ne è stato direttore e con la quale ha portato a termine più di 20 concerti in due anni.
Ha diretto l’orchestra d’archi del conservatorio “F. Torrefranca” con la quale ha eseguito un concerto con musiche di Elgar, Bartok e Bach;
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di Pino Pardo                                                                                              (pag. 2 di 3 Bongiovanni musicista)
per l’occasione ha “riorchestrato” musiche di Verdi, Puccini, Mascagni e Cilea collaborando con il soprano Angela Romeo e primo violino di spalla il maestro Giuseppe Arnaboldi.
Nell’aprile 2018 debutta con l’orchestra del teatro “F. Cilea” di Reggio Calabria con un concerto sinfonico con musiche di Mozart, Haydn e Vitali, concerto nel quale è stata eseguita la sua orchestrazione della Ciaccona in sol minore per violino e archi che ha visto come solista il violinista Pasquale Faucitano, anche primo violino di spalla dell’orchestra. Da allora è iniziata una collaborazione in qualità di direttore ed è stato alla guida dell’orchestra per un concerto con musiche di Franz Schubert. Nel maggio dello stesso anno dirige l’orchestra della prima edizione del “Festival di Maggio”, eseguendo ouvertures di Rossini e le arie d’opera di Verdi e Puccini. Inoltre in collaborazione con il coro “Euterpe” di Palmi (RC) e la Vivaldi Chamber Orchestra, ha diretto i Vesperae Solennes De Confessore k 339 di W. A. Mozart con il soprano Caterina Francese, il mezzosoprano Elisa Moscato, il tenore Isidoro Galdino ed il basso Angelo Mazza.
Nel luglio 2019, viene assegnato il secondo premio alla sua composizione “COLORS” per orchestra sinfonica, nell’ambito del Concorso Internazionale di Composizione 2 Agosto,  concorso prestigioso di composizione che si svolge ogni anno a Bologna dal 1995 e che ha visto in giuria personaggi di spicco del panorama musicale italiano e non, tra i quali Muti, Morricone, Chailly e altri).
Nel novembre 2019 è stato nominato quale direttore artistico musicale della “Corale Renata Tebaldi”di Parma, ruolo che ricopre tuttora. Nell’ottobre del 2021 viene chiamato a collaborare in qualità di direttore di coro dal Coro Filarmonico Italiano. Fonda a Parma l’Associazione Culturale Musicale Archè ricoprendo la carica di presidente e con la quale ha all’attivo concerti per un repertorio che va dal barocco alla musica contemporanea. Dirige in prima assoluta, presso l’aula magna dell’Università UNIMORE a Reggio Emilia, 3+1=1 di Enrico Scaccaglia per ensemble,
quindi viene ammesso al workshop per compositori/direttori promosso dal Fontana Mix in collaborazione con il Mo Maxime Pascal, dirigendo una sua composizione inedita, Luce Attraverso e le Folk Songs di Luciano Berio.
Carmelo Bongiovanni, con il suo talento ed i suoi successi, rappresenta il giovane operoso e la parte migliore del Sud desiderosa di riscatto sociale. Insomma, è smentito lo stereotipo del giovane meridionale pigro, ma di giovani aperti, pronti a cogliere le opportunità che si prospettano fuori dal loro territorio capaci di migliore la qualità della loro vita.
Necessita citare quanto detto da Eugenio Bennato nel corso del Webinar, “Giovani del Sud, presente e futuro”, promosso dall’Istituto G. Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica e la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Riferisce, il giornalista Agostino Picicco, le parole di Bennato:
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di Pino Pardo     
                                                                                        

 “Un tocco “geniale” al Webinar è stato dato dall’intervento di Eugenio Bennato. Il cantautore ha vantato  “il genio del meridione”: Un giovane del Sud deve prendere coscienza del vantaggio che accompagna la sua origine e la sua forte identità altrimenti il rischio è l’appiattimento su un modello unico.”