La replica. San Ferdinando, “Chi si sente ‘avvelenato’ dovrebbe forse chiedersi da dove proviene il veleno”

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Siamo lieti che, nonostante il caldo torrido, l’amministrazione riesca a trovare il tempo per redigere comunicati più simili a pamphlet polemici che a risposte istituzionali. Peccato che, invece di affrontare le questioni sollevate — sprechi, immobilismo, rimpasti e il rischio di compromettere la Festa di Santa Barbara — si preferisca deviare l’attenzione con attacchi personali e sarcasmi da bar.

Il Sindaco, che oggi invoca il confronto pubblico, forse non ricorda quando zittiva il Presidente del Consiglio con qualche calcetto sotto al tavolo, perché il dibattito prendeva una piega non gradita. Né quando chiese alle forze dell’ordine di interrompere la registrazione di un cittadino durante un Consiglio Comunale. Questo è il concetto di “confronto” che ci viene proposto?

Quanto alla comprensione dei nostri interventi, se il Sindaco trova difficoltà nel coglierne il senso, gli suggeriamo — con spirito costruttivo — di pensare al prossimo rimpasto. Magari potrà così migliorare ulteriormente il suo già notevole record di cambi assessorili.

Noi siamo pronti al confronto, ma con i cittadini, con i fatti, e con la dignità che merita San Ferdinando. Chi si sente “avvelenato” dovrebbe forse chiedersi da dove proviene il veleno.

I Consiglieri di Minoranza Francesco Celi e Ferdinandomaria Rizzo