Taurianova: consiglio comunale di routine, le sempreverdi variazioni di bilancio, tra “climbing” sugli specchi e il “coup de theatre” dei meloniani Lazzaro e Prestileo che “salvano” la maggioranza sulle cittadinanze onorarie (sic!)

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Prima di iniziare a scrivere in merito al Consiglio Comunale di ieri, ci preme sottolineare una questione, rischiando di passare per banali o peggio bacchettoni: crediamo che sia indecente e irriguardoso assistere durante lo svolgimento di un Civico Consesso, assessori e “altri”, incuranti e indifferenti osiamo dire, di quanto accada intorno per importanza istituzionale restando inchiodati perpetuamente ai loro smartphone. Quasi come se fossero seduti su una panchina ai giardinetti pubblici o in qualche spiaggia sopra un lettino. Ci scuserete, ma non è la prima volta che lo notiamo e non è la prima volta che lo scriviamo, l’abbiamo evidenziato anche altre volte. Anche se consci che la nostra considerazione cadrà nel vuoto, come altre volte, quando abbiamo sottolineato l’inopportunità di ricoprire la carica di assessore a causa di determinate azioni non consoni al ruolo, dove l’apparenza era discrepante con la realtà. Ma lo stipendio si sa, è più forte della morale.

Diciamolo con franchezza, è stato un consiglio comunale di routine, con qualche “arrampicata sugli specchi”, la solita discussione sui preliminari, in alcuni casi argomenti triti e ritriti, nessuna emozione in particolare finché non si è arrivati all’ultimo punto, ovvero quello delle cittadinanze onorarie dove un vero e proprio coup de theatre ha consentito inaspettatamente (?) di votare favorevolmente alla maggioranza aggiungendo due posti a tavola (e non è uno scherzo!).

I punti all’’ordine del giorno erano sette, tra questi, due come le “sempreverdi” variazioni di bilancio oramai una consuetudine quasi come se mancassero ne sentiremmo la mancanza, vista la loro perpetua presenza dall’inizio della consiliatura. E poi la questione disavanzo di quasi 3 milioni di euro e su come ripianare tale condizione nel punto inerente alla “Variazione e salvaguardia degli equilibri e assestamento generale di bilancio per l’esercizio 2025/2027”, diciamo che per i non addetti ai lavori e per i cittadini specialmente che si tratta di previsioni su come “equilibrare” questo disavanzo, ma che i nodi verranno al pettine quando si andrà a votare a fine anno il cosiddetto “consuntivo”, lì sicuramente si andrà a delineare meglio la questione sulla salute delle casse comunali che a primo acchito, che non è delle migliori. Certo se poi aggiungi 175 mila euro per gli spettacoli estivi, non resta altro che “staccare la spina”. Su questo dobbiamo dare atto alla coerenza del sindaco Biasi che sin dall’inizio e in più occasioni, rivolgendosi alla minoranza ha sempre ribadito, “rassegnatevi perché le feste si faranno sempre”! L’estate 2025 sta finendo, ma abbiate fede, aggiungiamo noi, c’è tutto il mese di agosto, i festeggiamenti della Santa Patrona con i “selfie istituzionali” che quest’anno ricadono nel 250° anniversario del Museo delle Cere “Madame Tussauds”.

Un Consiglio comunale che ha toccato fortemente la questione dello sport, del campo di calcio e delle tante difficoltà che a breve dovranno affrontare le squadre di calcio cittadine, ma che purtroppo non si vede soluzione e che tale situazione aprirà sicuramente una stagione di polemiche (e oggi ha iniziato l’ex dem Marafioti).

Sono state deliberate due delibere interessanti, inerenti all’approvazione di un protocollo d’intesa inerente alle “aree interne del versante tirrenico Aspromonte” e uno schema per la gestione associata dei servizi sociali tra doversi Comuni. E poi, paradossalmente, il Consiglio Comunale si ravviva nell’ultimo punto, quello del conferimento della cittadinanza onoraria all’ex presidente della commissione della Capitale Italiana del Libro che ha giudicato Taurianova come Comune meritevole nel 2024, il prof. Pierfranco Bruni ed alla direttrice artistica dell’Infiorata, la prof.ssa Valentina Mammana. Il regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria prevede una votazione di almeno due terzi del Consiglio Comunale, nei fatti almeno 11 consiglieri, e la maggioranza allo stato attuale è composta da 9 voti (8 consiglieri più il sindaco). Servivano due voti, un’ancora di salvataggio da parte della minoranza per evitare una figura barbina alla maggioranza e quindi vedere sfumare quello che la volta scorsa accadde, ovvero, nel precedente Consiglio Comunale c’erano due punti all’ordine del giorno, due cittadinanze onorarie separate, non c’erano i numeri e come per magia non c’era nemmeno l’assessore alla cultura Fedele e così fu che furono rinviate. Ieri in un unico afflato, Bruni e Mammana erano insieme “due cuori e una capanna” in un unico punto (sic!). Quindi chi voleva votare per uno e non per l’altra o viceversa come la volta scorsa, stavolta doveva ingoiarsi il rospo. Ma qual è il problema? Si trovano sempre due volontari per strada dotati cuore e di belle speranze, due “eroi (?)” che aiutano il prossimo, come se non ci fosse un domani… Sì eroi e quant’altro volete, ma perché prima due punti e ieri uno solamente? Non sappiamo perché ma ci vengono in mente le parole del mitico Giulio Andreotti, “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso…”. Bene! Prima della votazione, una buona parte della minoranza ha abbandonato l’aula: erano 7 a ballare l’hully gully, poi sono rimasti in due a ballare (e votare) l’hully gully.

Ma prima di abbandonare l’aula, l’ex sindaco Scionti aveva parlato dell’inopportunità a conferire la cittadinanza onoraria in quanto si è fatto in questa consiliatura un abuso, sulla stessa lunghezza d’onda il collega Marafioti e così via, Bellantonio, Di Giorgio e Gallo che prima della votazione hanno tutti quanti abbandonato i lavori. Nel mentre l’assessore alla cultura aveva anche risposto alle accuse mossagli da Scionti in merito ad un presunto “dare/avere” al prof. Bruni, “premiato perché ha conferito il titolo di Capitale Italiana del Libro” e lei prontamente ha risposto con tanto di cultura telematica che, “il prof. Bruni nelle sue tappe in tutta Italia ha portato in alto il nome di Taurianova”.  

Si è parlato anche a mo’ di accusa in merito alla mancata cittadinanza onoraria, durante il mandato Scionti, all’archistar Alfonso Femia, ma in merito a ciò per amore di verità, quando fu convocato il Consiglio Comunale, la mattina uscì un pezzo a firma dello scrivente in cui si ricordava che non poteva essere data nessuna cittadinanza onoraria a Femia semplicemente perché Femia era già di Taurianova, in quanto nato e trascorso i suoi primi anni di infanzia: quel Consiglio Comunale fu annullato e poi si optò per le “chiavi della città”.

Ma ecco che si vota il “punto numero 7” ed oplà, il piatto è servito, loro, i due meloniani, gli eroi della giornata, quelli che scriveranno una pagina “onoraria” di storia della città (in verità l’avevano già scritta anzi, firmata quando sfiduciarono Scionti come sindaco nel 2019), “salvano” la maggioranza facendo aumentare da 9 a 11 voti e cosi fu che la cittadinanza onoraria a Bruni e Mammana è servita. Onore a Filippo Lazzaro e Daniele Prestileo. Ricordate i nomi di questi due “eroi di giornata”, Filippo Lazzaro e Daniele Prestileo, militanti di Fratelli d’Italia (ultimamente commissariata).

E l’ultimo chiuda la porta…anzi, stringe la mano alzandosi dallo scranno comunale (sic!).

Alla prossima… forse, e per davvero…  Buone cose!