Salvatore Borsellino agli studenti medmei:Paolo è morto per amore. La soddisfazione della preside Maria Rosaria Russo

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La Preside Mariarosaria Russo,nel 33 anniversario della strage di Via D’Amelio,ha voluto ringraziare Salvatore Borsellino,straordinario e determinato attivista Antimafia,già ospite del Piria di Rosarno,che ha promosso la nascita del movimento “Agende rosse”.
Gli studenti hanno avuto modo di visitare “La casa di Paolo”,situata nei locali dell’antica farmacia della famiglia Borsellino,che è diventata un punto di aggregazione dei giovani a rischio del quartiere Kalsa,tanto caro al compianto Giudice.
A Salvatore,ha dichiarato la Russo,va il merito di percorrere le strade di tutto il territorio nazionale per incontrare i giovani ai quali offre una preziosa testimonianza ed un amorevole richiamo a ricordare gli agenti della scorta Agostino Catalano,Vincenzo Li Muli,Claudio Traina, Walter Eddie Cosina,Emanuela Loi ed il sopravvissuto Antonio Vullo.
Salvatore Borsellino nel ricordare il Giudice Paolo ha così esordito: “Mio fratello Paolo è morto per amore.Io non ho avuto abbastanza amore per rimanere nella mia terra e cercare di cambiarla,sono andato via…Paolo è stato come un soldato in guerra,anche se le guerre non ci dovrebbero essere,ma purtroppo ci sono…e se vai in guerra ,vai per combattere un nemico e ,se il nemico ti uccide, è quasi normale che possa succedere,ma se hai un fratello che è andato in guerra per combattere un nemico ed invece ad ucciderlo non è stato il fuoco del nemico ma un fuoco che gli arrivava dalle spalle,da quelli che avrebbero dovuto combattere insieme a lui,allora questo non è normale e le ferite che si sono aperte non si saneranno mai ed io per avere giustizia e verità continuerò a combattere fino all’ultimo giorno della mia vita cercando di riscattare quell’amore che non ho avuto abbastanza e per il quale mio fratello Paolo ha donato la vita”.