Il Consigliere comunale Santoro (FI) denuncia gravi danni ambientali avvenuti nel torrente Santa Trada a Villa San Giovanni
Lug 15, 2025 - redazione
Mentre in Europa si lavora a un testo legislativo di contrasto alla deforestazione, Villa San Giovanni continua a subire gli effetti di scelte scellerate, frutto di una politica distratta e distante dalle reali esigenze del territorio. Il taglio degli alberi di pini marittimi ed eucalipti nel torrente Santa — già di per sé una decisione gravissima — ha prodotto danni anche alla fauna selvatica che popola le nostre aree verdi urbane: cardellini, verzellini, verdoni, merli, tortore, colombacci. Specie protette, sempre più fragili, che trovano rifugio nei pochi spazi naturali rimasti.
Il caso del torrente Santa Trada è emblematico: un intervento invasivo ha comportato il taglio indiscriminato di alberi adulti e vegetazione spondale, proprio durante il periodo cruciale per la riproduzione dell’avifauna. Sono stati rimossi arbusti e alberature che da anni offrivano riparo e ospitalità alla fauna locale, oltre a garantire stabilità idrogeologica. Al contrario, la parte a monte del torrente — dove permangono briglie ostruite e depositi sedimentari — è rimasta inspiegabilmente esclusa dall’intervento, lasciando intatto un rischio idraulico già noto. Il risultato? Un danno ambientale certo, senza alcun miglioramento reale per la sicurezza del territorio.
È stato calpestato un principio fondamentale: la tutela della biodiversità non è un’opzione, ma un obbligo. Un dovere civico, politico e amministrativo. Eppure, a Villa San Giovanni continua a prevalere la superficialità. Nessuna mappatura, nessuna valutazione ambientale, nessuna attenzione agli equilibri naturali già compromessi. Ciò che si è consumato è un danno ecologico silenzioso ma profondo, che pesa su ogni nido distrutto, su ogni uccello disperso, su ogni albero tagliato senza criterio.
Ci chiediamo cosa pensino le Associazioni Ambientaliste che sostengono questa Amministrazione.
Non si tratta di un episodio isolato, ma dell’ennesima conferma di una gestione miope, incapace di integrare sicurezza, decoro e tutela ambientale. Le decisioni vengono prese in solitudine, escludendo le Commissioni consiliari, ignorando la partecipazione dei cittadini e disattendendo norme regionali e buon senso.
E allora ci chiediamo: perché non si è atteso il termine del periodo di nidificazione? Perché agire nel silenzio, eludendo responsabilità e conseguenze ambientali?
Eppure, nonostante il divieto sancito dall’art. 6 della Legge Regionale n. 7 del 7 febbraio 2024, che impedisce qualsiasi intervento sulla vegetazione durante la nidificazione, si è andati avanti con abbattimenti, potature drastiche e distruzione di habitat, senza alcun controllo, senza trasparenza, senza rispetto per la legge.
Villa San Giovanni merita un’amministrazione consapevole, che conosca e applichi le leggi, che consideri il verde una risorsa da preservare, non un ingombro da rimuovere. Serve un cambio di visione: una pianificazione attenta, condivisa, sostenibile. Non possiamo più permettere che ogni intervento sul territorio si trasformi in una perdita irreversibile.
Dalla distruzione dei nidi alla cancellazione della natura urbana il passo è breve. Ma il danno è profondo, e irreversibile. Questa volta non si può restare in silenzio. Per questo motivo è stata presentata un’interrogazione, alla quale verrà data risposta nel prossimo consiglio comunale.
Il Capogruppo consiliare di Forza Italia
Comune di Villa San Giovanni
Dott. Marco Santoro