Di Pino Mammoliti

Coerenza o convenienza? La scelta difficile di chi si impegna in politica e nel sindacato.
La nomina di Luigi ( Gigi per gli amici) Sbarra a sottosegretario ” indipendente” nel Governo Meloni-Salvini, crea non poche inquietudini in chi lo conosce,o meglio, pensavo di conoscerlo come rappresentante dei braccianti e dei lavoratori della locride prima ancora che dell’ Italia intera . Il suo ruolo ,nel sindacato fondato da Giulio Pastore ed ispirato ai Valori cattolici e antifascisti, è stato coerente e lineare come un percorso delle montagne russe, soprattutto nell’ ultimo anno.Tuttavia , il fatto di essere figlio della locride,limitava ( in minimo modo)alcuni inestetismi politici e sindacali, aiutando a frenare l’ imbarazzo di tanti silenzi e tante omissioni nella lotta alla arroganza di un Governo sempre più impegnato a difendere privilegi di pochi , calpestando i diritti dei più indifesi. Gli articoli di stampa nazionale e locale che annunciavano la ” lieta notizia” sono stati coperti dai fischi di sdegno popolare ed hanno aumentato lo sfiducia verso questo modo di fare politica e sindacato . Quale sarà il prezzo da pagare per avere scelto da ” indipendente” di fare il notaio del Governo Meloni in attesa di diventare”dipendente ” di fratelli d’Italia in qualche collegio blindato alle prossime elezioni? Non incontro Gigi Sbarra da diversi anni, ricordo però quanti suoi amici e colleghi di sindacato lo circondavano di affetto ogni volta che veniva a Locri,ricordando i suoi primi passi mossi dalla sede di via Firenze. Molti di loro non sono più tra noi, e l’ ignominiosa scelta li turberà in cielo. Ma chi è ancora su questo lembo di terra, dovrà farsene una ragione, comprendendo che a volte,per fortuna non sempre,un uomo tra la coerenza e la convenienza ,sceglie la seconda. Forse perché,della prima, non avverte né il peso,né il valore, né la vergogna quando la sacrifica.