Flai Cgil il 26 maggio per i “5 SÌ”: presidi davanti alle Prefetture calabresi per un lavoro più giusto e sicuro
Mag 24, 2025 - redazione
Lunedì 26 maggio, dalle ore 10:30 alle 12:00, la Flai Cgil organizzerà presìdi simultanei davanti alle Prefetture di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Cosenza. L’iniziativa nasce per sostenere con forza la campagna referendaria dei “5 SÌ”, un impegno collettivo volto a difendere i diritti del lavoro e a costruire una società più equa e inclusiva.
I temi oggetto dei quesiti referendari toccano temi centrali e urgenti quali la lotta al lavoro precario, la tutela contro i licenziamenti illegittimi, la garanzia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e l’estensione dei diritti di cittadinanza.
Questi temi coinvolgono in modo diretto i lavoratori e le lavoratrici dei settori agricolo e dell’industria alimentare, ambiti nei quali lo sfruttamento è ancora diffuso, il caporalato è una piaga persistente, il lavoro precario è la norma e le condizioni di sicurezza restano drammaticamente fragili, come purtroppo dimostrano frequenti casi di cronaca.
Il quesito sull’abolizione del lavoro precario nei contratti a termine punta a superare l’eccessiva liberalizzazione dei contratti a termine e in Calabria, dove il lavoro stabile è sempre più raro, la diffusione di contratti brevi e discontinui impedisce una vita dignitosa e programmazione personale. Dire “SÌ” significa ridare stabilità ai lavoratori e contrastare la logica del “usa e getta”.
Uno degli aspetti più critici è rappresentato dal sistema degli appalti a cascata nell’industria alimentare, che spesso scarica le responsabilità sugli anelli più deboli della catena, contribuendo a una gestione opaca della sicurezza sul lavoro. Il referendum propone un cambio di paradigma: rendere il committente pienamente responsabile anche degli infortuni che avvengono nei livelli successivi della filiera produttiva.
Particolarmente significativa è anche la proposta referendaria sulla cittadinanza, che mira a riformare i tempi e i criteri per ottenerla. Oggi in Italia vivono circa 2 milioni e mezzo di persone di origine straniera che, pur essendo nati, cresciuti, formati e spesso occupati nel nostro Paese, non hanno ancora accesso pieno ai diritti civili. L’estensione del diritto alla cittadinanza rappresenta un passo fondamentale non solo per contrastare lo sfruttamento e il caporalato, ma anche per valorizzare il contributo delle nuove generazioni e promuovere un’Italia più inclusiva, in linea con gli standard dei principali paesi europei.
Attraverso i presìdi del 26 maggio, la Flai Cgil invita tutte le lavoratrici, i lavoratori, le cittadine e i cittadini calabresi a partecipare numerosi al Referendum dell’8 e 9 Giugno. Difendere i diritti non è solo un dovere, ma un atto di responsabilità collettiva: andiamo alle urne, diciamo con forza “5 SÌ” per il lavoro, la dignità, la giustizia sociale e l’uguaglianza. Il cambiamento comincia da noi!