Imbalzano, “Al Comune di Reggio Calabria, dieci anni di inesistenti politiche abitative e della casa”

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“Apprendere oggi dalla stampa che anche l’Amministrazione Comunale di centro-sinistra aderisce improvvidamente ed improvvisamente, dopo dieci anni di letargo assoluto certificato dalla stessa assenza di un assessore al ramo, ad una  estemporanea iniziativa, quale è quella di convocare addirittura  un incontro con la stampa, per illustrare   una rituale  mozione mirata a sensibilizzare il C.C., cioè  sé stessi,  per manifestare il pleonastico ed elementare diritto della persona  ad una abitazione decorosa, non può che provocare nel comune cittadino il peggiore sconcerto, stante la tragica realtà vissuta sulla loro pelle  in queste due ultime consiliature dalle migliaia di reggini, direttamente interessati.  A noi  ricorda quel Sottosegretario di Stato calabrese che faceva le interrogazioni parlamentari al suo Ministro! E’ evidente che l’Esecutivo di  Palazzo S. Giorgio ed i suoi sostenitori in Consiglio, hanno vissuto questi dieci anni senza la più pallida idea di questa piaga sociale, tant’è  che non è stata assunta alcuna iniziativa per farvi fronte, generando situazioni di gravissimo disagio in ogni quartiere della città, salvo svegliarsi ora  per blaterare la solita  fumosa aria fritta”.

  E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, già Assessore Comunale alla Casa ed alle Politiche Abitative  in tempi di ben altro, concreto attivismo nel settore, durante i quali   si è avviato e poi ultimato   il risanamento dei numerosi  rioni minimi della città,  già  Consigliere Regionale ed attuale esponente di “FORZA ITALIA”.

   “Due consiliature, nel corso delle quali, un problema così acuto ed avvertito, non è stato nemmeno sfiorato! Al punto che ci assale il dubbio se per scarsa conoscenza o per calcolato disinteresse. Mentre nel resto del Paese si attingeva a piene mani a fiumi di risorse nazionali e non,  accessibili agli  enti locali  per realizzare moderne politiche abitative, a Reggio il lassismo  anche in questo settore è regnato sovrano! La naturale conseguenza,  a differenza del recente passato,  è stata la mancata costruzione di un solo nuovo alloggio pubblico, accentuando una patologica emergenza abitativa, a dispetto delle periodiche manifestazioni delle  associazioni sensibili al problema  di fronte al Palazzo di città, rimaste ovviamente senza esiti e prive di fatto di una  qualsiasi risposta”, continua Candeloro Imbalzano.

  “Dieci anni che, nonostante i faraonici piani pluriennali delle Opere Pubbliche approvati ogni anno dal Consiglio Comunale in sede di Bilancio di previsione e stante l’assenza di qualsiasi investimento nel settore, hanno  visto l’incancrenirsi anche della  drammatica condizione dell’enorme patrimonio edilizio comunale, per  l’assenza di qualsiasi forma di manutenzione. Il risultato? Interi isolati del Centro Storico (ad esempio l’Is. 255), di Tremulini (Is. 48, 49, 50, 51, ecc..) sono precipitati nel degrado più assoluto, mentre gli alloggi di proprietà del Comune  delle ex circoscrizioni di Catona,  Archi, Sbarre,  Modena, Ciccarello, fino alla vallata del  Valanidi e Pellaro, si sono trasformati in aree ghettizzate, per mancanza di qualsiasi intervento manutentivo, depauperando il loro valore economico e soprattutto provocando gravi conseguenze di carattere  sociale”, aggiunge l’ex assessore Candeloro Imbalzano.

  “Spetterà alla prossima Amministrazione di Centro-Destra farsi carico ANCHE di questo disastro amministrativo, che ha impedito in questi anni a tante giovani coppie di creare una famiglia, a tanti sfrattati, alle  persone con disabilità, a tanti anziani e donne in condizioni disagiate, di partecipare a bandi di assegnazione alloggi a loro dedicati, come avvenuto in passato. Sarà la futura Amministrazione a dover attuare un piano straordinario di nuove e moderne costruzioni, mettendo altresì in campo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, e  privilegiando, nelle assegnazioni sulla base di  regolari bandi pubblici,   con  punteggi specifici  per intuibili motivi, soprattutto  i cittadini reggini residenti da più anni”, conclude Candeloro Imbalzano.