Seminara, “La mensa scolastica diventa realtà”

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L’amministrazione comunale di Seminara, nei propri obiettivi di mandato, ha lo sviluppo, il potenziamento e il rinnovamento delle strutture pubbliche dando particolare importanza all’edilizia scolastica.

Con questo spirito, presentando la candidatura sull’avviso pubblico prot. n. 104609 del 29 luglio 2024 del Ministero dell’Istruzione e del Merito con il progetto denominato “Riconversione di uno spazio non utilizzato all’interno della Scuola Primaria Capol. Barlaam da destinare a mensa scolastica”, il Comune di Seminara, grazie anche al brillante lavoro dell’Ufficio tecnico, ha ottenuto un finanziamento PNRR – Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.2: “Piano di estensione del tempo pieno e mense”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. 

L’intervento in oggetto prevede la riconversione di una porzione dell’ala Nord del piano terra dell’edificio scolastico, che ad oggi risultano non utilizzata, in una nuova ed attrezzata mensa scolastica a servizio degli alunni della scuola primaria Capol. Barlaam.

Questa riconversione degli ambienti su descritti passa attraverso dei lavori di ristrutturazione che prevedono una nuova distribuzione degli ambienti, nonchè degli interventi di sostituzione degli infissi esterni ed interni, rimozione e rifacimento dei pavimenti, la realizzazione di un nuovo blocco di servizi igenico-sanitario oltre l’ammodernamento di tutta la parte impiantistica necessaria per la riconversione degli spazi affinché gli stessi siano conformi agli standard qualitativi e quantitativi imposti dalle normative vigenti.

Questo intervento costituisce un elemento cardine al contrasto alla povertà educativa con potenziali benefici per ragazze e ragazzi, che possono sviluppare diverse competenze e ottenere risultati scolastici migliori. Proprio per l’estensione pomeridiana del tempo di permanenza a scuola, il servizio avrebbe effetti positivi anche per le famiglie e in particolare per l’occupazione femminile.