La morte di Martina Piserà e del suo bimbo, l’Asp di Vibo ha istituito una commissione inchiesta

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L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia ha istituito una commissione d’inchiesta per far luce sul decesso di Martina Piserà, di 32 anni, al settimo mese di gravidanza avvenuto domenica scorsa all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia.

La donna è morta nel reparto di Ginecologia dove era stata trasferita dal Pronto Soccorso in seguito alla morte del bambino che portava in grembo.
    Originaria di Pizzo, Martina si era trasferita a Mesiano di Filandari dopo il matrimonio con il marito Alberto, celebrato nel 2023.

Le prime ipotesi sul suo decesso parlano di un possibile arresto cardiaco, ma sarà l’autopsia, eseguita ieri, a fare chiarezza. Per individuare le cause precise, però, saranno necessari ulteriori esami istologici e tossicologici, sia sulla donna che sul feto. Oltre all’inchiesta interna dell’Asp, anche la Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo, attualmente contro ignoti, per accertare eventuali responsabilità e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
    La commissione nominata dal commissario dell’Asp Vittorio Piscitelli è presieduta da Giuseppe Di Mizio, medico legale dell’Università di Catanzaro e composta da Salvatore Braghò, direttore sanitario aziendale f.f.; Sebastiano Macheda, direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza del Gom “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria; Marika Biamonte, risk manager dell’Azienda ospedaliero universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro e Sabrina Caglioti, dirigente Uoc Ufficio Legale dell’Asp, componente.
    Nel pomeriggio di oggi, nella chiesa della Madonna della Neve a Mesiano di Filandari, si sono svolti i funerali di Martina e del suo bambino. La funzione è stata officiata dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro alla presenza di una folla commossa.