Conclusa in Calabria la prima fase del progetto europeo “Safer Internet, generazioni connesse”
Feb 13, 2014 - redazione
Ad Amantea la prima fase del progetto europeo dedicato alla tutela dell’infanzia che naviga sul web
Conclusa in Calabria la prima fase del progetto europeo “Safer Internet, generazioni connesse”
Ad Amantea la prima fase del progetto europeo dedicato alla tutela dell’infanzia che naviga sul web
Con un Auditorium al completo presso l’Istituto Comprensivo Mameli di
Amantea si è conclusa la prima fase del progetto europeo dedicato alla
tutela dell’infanzia che naviga sul web, progetto denominato “Safer internet
generazioni connesse”. Erano in cento i ragazzi delle classi medie che hanno
seguito per oltre tre ore gli operatori impegnati nell’importante progetto
comunitario Giorgio Durante per MDC e Chiara la Barbera per Telefono
Azzurro, molti sono stati i filmati proiettati che simulavano le diverse
situazioni nelle quali può trovarsi un adolescente durante la navigazione.
L’evento fortemente voluto dalla dirigente dell’istituto comprensivo di
Aiello Calabro e Amantea, prof.ssa Caterina Policicchio ha colto l’obiettivo
di rendere partecipi insegnanti e ragazzi su queste importanti
problematiche, moltissimi sono stati gli interventi dei giovani durante
l’incontro, segno che la materia interessa ai ragazzi, troppe volte lasciati
soli davanti ad un computer, facile preda di astuti adescatori, o di cyber
bulli. Istruzioni per l’uso di questo in realtà si è trattato, comportamenti
responsabili e condivisi con amici ed adulti, modalità insomma per arginare
i fenomeni del cattivo uso della rete.
Il progetto Europeo coinvolge le principali realtà italiane che si occupano
di promuovere fra i minori un uso consapevole dei Nuovi Media (Autorita’
Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Polizia Postale e delle
Comunicazioni, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Cooperativa
E.D.I., Movimento Difesa del Cittadino), coordinato dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca e co-finanziato dalla
Commissione Europea.
Secondo Il responsabile Movimento difesa del cittadino Giorgio Durante “la
rete è un luogo libero che favorisce la socialità, che se non opportunamente
e responsabilmente autoregolamentato permette scorribande a soggetti
pericolosi che insidiano i nostri ragazzi” gli episodi di bullismo tra
ragazzi accaduti nei giorni scorsi hanno trovato nella rete vasta eco, il
cyber bullismo e la pedofilia sono la principale minaccia nella vita di
adolescenti e pre-adolescenti. Il progetto in Calabria prevede un’altra
missione nel prossimo marzo presso le scuole primarie e secondarie di Acri,
dove sarà il dirigente Franco Murano ad accogliere gli operatori volontari
delle associazioni coinvolte nel progetto.