Blitz contro lo spaccio della “meglio gioventù”. Sette arresti a Vibo, luce su tentato omicidio

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L’inchiesta, condotta dai carabinieri, ha permesso di fare luce su un giro di droga che avrebbe interessato alcuni centri del Vibonese. Le indagini sono state avviate dopo un tentato delitto, per il quale sono state arrestate due persone – ECCO I NOMI DEGLI ARRESTATI

Blitz contro lo spaccio della “meglio gioventù”. Sette arresti a Vibo, luce su tentato omicidio

L’inchiesta, condotta dai carabinieri, ha permesso di fare luce su un giro di droga che avrebbe interessato alcuni centri del Vibonese. Le indagini sono state avviate dopo un tentato delitto, per il quale sono state arrestate due persone

 

VIBO VALENTIA – E’ stata portata a termine una vasta operazione della Compagnia dei carabinieri di Vibo Valentia, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e dell’ottavo Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo. I carabinieri stanno dando esecuzione a 7 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e estorsione.
I provvedimenti sono frutto di un’indagine coordinata dal pm della Procura di Vibo Santi Cutroneo e condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Vibo.
L’operazione, denominata “La meglio gioventù” parte dal settembre 2011 a seguito del tentato omicidio a Mileto, nel Vibonese, di Rocco La Scala su cui è stata fatta piena luce con l’arresto di due esponenti di spicco della criminalità miletese. Le risultanze investigative hanno consentito di documentare un’attività di spaccio di droga a San Giovanni di Mileto, oltre a portare alla luce estorsioni e minacce nei confronti degli acquirenti dello stupefacente.
Ci sono anche sei indagati nell’ambito dell’inchiesta ‘La meglio gioventù’ che ha portato stamane ad un’operazione dei carabinieri di Vibo Valentia che hanno arrestato sette persone. Agli arrestati è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Vibo, Gabriella Lupoli, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Santi Cutroneo. In carcere sono finiti Francesco Prostamo detto “Buttafuoco”, di 28 anni; Giuseppe Prostamo detto “Giubba”, di 24, e Rocco Femia, anch’egli di 24 anni. Ai domiciliari, invece, si trovano Giuseppe Prostamo, detto “Ciopane”, di 28 anni; Carmela Prostamo (25); Damiano Ciancio (36) e il romeno Claudio Dan Ilea (29). Per altre sei persone il gip non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari. I sei, comunque, restano formalmente indagati.