Giornata della memoria, a Cassano la rappresentazione teatrale “Terezin. Le farfalle non volano qui”
Gen 26, 2013 - redazione
Domani, alle 18, al teatro comunale
Giornata della memoria, a Cassano la rappresentazione teatrale “Terezin. Le farfalle non volano qui”
Domani, alle 18, al teatro comunale
In occasione della Giornata della memoria, al Teatro Comunale di Cassano All’Ionio, domani, alle 18, la Compagnia Teatrale Lalineasottile, metterà in scena “Terezin. Le farfalle non volano qui”, con Antonella Carbone per la regia di Massimo Costabile.
«Terezin. Le farfalle non volano qui » , una proposta di teatro di narrazione in cui si affronta la terribile realtà dei bambini che furono internati nel lager di Terezin prima di essere uccisi nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori ad Auschwitz. Nel campo di concentramento di Terezin furono rinchiusi 15.000 bambini di cui solo qualche centinaia riuscì a sopravvivere. La loro vita, conclusasi in un breve arco di tempo, fu dolorosissima, un vero inferno in terra, le sofferenze sia fisiche che morali furono allucinanti e inimmaginabili. Durante il periodo di internamento i bambini, tutti al di sotto dei 14 anni, riuscirono a scrivere poesie e comporre disegni Attraverso le loro opere, i bambini di Terezin hanno continuato a vivere e a comunicare i loro sentimenti, le paure, il terrore, la rabbia, l’angoscia, l’ansia, le speranze, i sogni dei loro ultimi giorni, mentre erano prigionieri, soli e abbrutiti dalla fame, dalle malattie, dal freddo, dalla violenza a cui, senza sosta, venivano
sottoposti. Disegni e poesie che descrivono la vita squallida del ghetto, ci comunicano un senso di oppressione e un’angoscia che toglie il respiro. Disegni e poesie che richiamano il sogno, il ricordo, la speranza, il desiderio di ritornare a vivere.
Con l’ausilio di qualche oggetto e di immagini/video l’attrice, sola in scena, nel doppio ruolo di narratrice e di superstite, ci fa rivivere da una parte, le sofferenze, le paure, la disperazione, la solitudine nel campo di concentramento di Terezin e dall’altra, attraverso i disegni e le poesie, la speranza dei bambini di rivedere di nuovo una farfalla volare sui prati. Si ricrea quello che i bambini di Terezin hanno cercato di rispondere con la loro dolcezza e con il loro infantile dolore ad uno dei più allucinanti avvenimenti dell’ultimo conflitto mondiale.