Laura Cirella si candida alle primarie di Sinistra ecologia libertà indette in Calabria per il 29 dicembre
“A che serve avere le mani pulite se poi si tengono in tasca”
Laura Cirella si candida alle primarie di Sinistra ecologia libertà indette in Calabria per il 29 dicembre
Riceviamo e pubblichiamo:
Alla fine ho deciso, mi sono candidata alle primarie di Sinistra Ecologia Libertà indette in Calabria per il 29 dicembre. Non è stata una scelta immediata e nemmeno facile. Soprattutto non è una scelta individuale ma corale. Sento di dire grazie in anticipo a tutti coloro che mi hanno incoraggiato affettuosamente ad accettare questa sfida. Sono consapevole che è una partita complessa, so che le regole del gioco sono dure e per certi versi indecifrabili. Ma so anche che è un’occasione unica per provare a far vincere una politica diversa, pulita e libera.
In questo ultimo anno insieme a tanti abbiamo dato anima e corpo a Sinistra Ecologia Libertà nella provincia di Reggio Calabria. Siamo partiti da poco e, mattoncino dopo mattoncino, ci siamo rafforzati, abbiamo accolto energie nuove, ci siamo fatti interpreti di territori senza voce, abbiamo denunciato e proposto, abbiamo costruito un punto di riferimento “a sinistra” per tanti. Lo abbiamo fatto senza un euro in tasca e solo con la forza e l’entusiasmo di tutti.
In particolare nella città di Reggio Calabria abbiamo avuto il merito e il coraggio di compiere denunce forti rispetto alla situazione debitoria dell’ente comunale e, di fronte alle scandalose commistioni tra cattiva politica e ‘ndrangheta, di chiedere l’arrivo della commissione d’accesso attendendo con rispetto un esito che immaginavamo: lo scioglimento per contiguità mafiosa. Abbiamo agito con umiltà, aprendoci alla città e coinvolgendo più possibile giovani e meno giovani. Lo straordinario esito delle primarie del 25 novembre ci ha ripagato degli sforzi profusi poiché è stato la dimostrazione che una politica diversa da quella che spesso occupa le pagine dei giornali è possibile se viene praticata con entusiasmo, con il sorriso sulle labbra, con sincero civismo, con passione e ideali.
Se esiste una politica diversa so anche che esiste una Calabria diversa. Diversa da quella del modello Reggio, diversa dagli scandali, dal malcostume e dalle logiche spartitorie di potere dove i cittadini vengono dequalificati a clienti, il lavoro diventa merce di scambio, i diritti diventano favori. E’ la Calabria pulita di chi denuncia il pizzo, di chi si oppone al giogo mafioso, di chi non si rassegna.
La nostra storia è segnata dall’isolamento, da una questione meridionale che, necessariamente, si interseca con la questione della scarsa rappresentanza dei calabresi negli alti luoghi decisionali. Abbiamo avuto grandi uomini e grandi donne che hanno “gettato nella lotta” la propria vita, ma altrettanto spesso siamo stati “terra di conquista”, ignorati, marginalizzati, dimenticati, come se non fossimo Italia.
Anche la ‘ndrangheta è stata raccontata spesso come uno spettacolo teatrale dal finale tragico, eppure chi vive il Sud sa bene che la ‘ndrangheta si insinua laddove i diritti vengono negati perché lo Stato ha deciso di rinunciare a sé stesso. L’isolamento geografico, in assenza di trasporti adeguati, diventa un isolamento sociale ed economico e anche la scuola, ultimo presidio di formazione, è oggi a serio repentaglio a causa dei tagli draconiani che l’hanno colpita. L’assenza di prospettive di lavoro sicuro rende il lavoro nero una prassi e i cittadini diventano sempre più ricattabili, sempre più precari nelle loro esistenze.
Ogni anno perdiamo i pezzi migliori di noi stessi. La chiamano “fuga dei cervelli” ma a me questo termine non piace. Chiamiamola fuga di anime e corpi e vite, chiamiamola fuga di vissuti e di esistenze. Partire diventa una necessità, restare un azzardo, tornare una impossibilità. Ma se ragioniamo di sviluppo in Calabria dobbiamo trovare una soluzione concreta per poter dire ai calabresi che possono si partire ma possono anche tornare e restare. Con le loro vite, le loro esperienze, le loro esistenze.
Se riusciremo a restituire dignità alla straordinaria bellezza della Calabria e a rappresentare l’esigenza di ridarle una prospettiva di sviluppo sociale ed economico, che sia sostenibile e che valorizzi le sue migliori peculiarità, solo allora, potremo dire di star lavorando per un futuro migliore. Per questo ho scelto di candidarmi a queste primarie, per dare forza a ciò che siamo e soprattutto a come vorremmo che fosse la nostra terra.
Laura Cirella