118: FI Reggio Calabria, “Falcomatà ridicolo, studi la lezione prima di fare il maestro”
Lug 25, 2025 - redazione
“Il sindaco che trasforma in cenere tutto ciò che tocca e che ha portato tragicamente la città di Reggio Calabria all’ultima posizione nella classifica della qualità della vita stilata da ’Il Sole 24 Ore’ evidentemente vuole cambiare mestiere e vuole iniziare a far danni anche nella sanità.
Giuseppe Falcomatà non si smentisce mai per approssimazione, pressapochismo, per l’inconsistenza delle sue posizioni.
Oggi, assopito in un caldo pomeriggio di fine luglio, il primo cittadino reggino scopiazza malamente un comico comunicato del Pd di ieri e lancia alle stampe nell’ennesima schiocchezza.
Forse anche lui, come i dem calabresi, è rimasto agli anni ’80, e rimpiange il vecchio sistema regionale dell’emergenza-urgenza messo in piedi (eufemismo) dal centrosinistra, un accrocco obsoleto e disconnesso, con centrali isolate e operatori senza internet, un inferno dantesco nel quale a rimetterci erano sempre i cittadini.
Oggi i dati della riforma del 118 voluta dal presidente Roberto Occhiuto parlano chiaro: l’indicatore di allarme target – dati del Ministero della Salute – è sceso da 31 a 24,5 minuti (e non aumentato come sostiene il prode Falcomatà) tra il 2021 e il 2024.
Le ambulanze di base sono passate da 11 a 30, le postazioni del 118 da 54 a 73, con 15 ambulanze di presidio in più.
L’elisoccorso è stato potenziato, con le ore di volo salite da 1.000 a oltre 1.600 e 26 elisuperfici abilitate al volo notturno, prima quasi assenti.
Questi risultati dimostrano un cambiamento evidente e concreto rispetto alle macerie lasciate dalla sinistra.
Capiamo che i piccoli cacicchi del Partito democratico abbiano l’esigenza di mettersi in mostra e di fare tra di loro una gara della sopravvivenza a chi la spara più grossa, ma così gli esponenti dem si coprono solo di ridicolo.
Studia la lezione prima di fare il maestro, caro Falcomatà”.
Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri comunali di Reggio Calabria di Forza Italia, Milia, Maiolino, Vizzari e Zimbalatti.