Nell’operazione denominata “Marchesato” sono impegnati 60 carabinieri. I sei indagati, secondo l’accusa, si sono resi responsabili di innumerevoli episodi di detenzione ai fini di spaccio di hashish, marijuana e cocaina
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Sgominata una banda di spacciatori, sei arresti a Rogliano
Nell’operazione denominata “Marchesato” sono impegnati 60 carabinieri. I sei indagati, secondo l’accusa, si sono resi responsabili di innumerevoli episodi di detenzione ai fini di spaccio di hashish, marijuana e cocaina
COSENZA – I carabinieri della Compagnia di Rogliano e del Comando provinciale di Cosenza sono impegnati dall’ alba in un’operazione per l’esecuzione di sei provvedimenti cautelari contro i presunti componenti di una banda di spacciatori di droga. L’operazione ‘Marchesato’, cui sono impegnati 60 militari, interessa i comuni di Castrolibero, Rende, Cosenza e Marano Marchesato. I sei indagati, secondo l’accusa, si sono resi responsabili di innumerevoli episodi di detenzione ai fini di spaccio di hashish, marijuana e cocaina. Durante l’operazione i militari hanno eseguito dodici perquisizioni domiciliari.
I provvedimenti in esecuzione sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica.
I particolari saranno illustrati in conferenza stampa alle 11 al comando provinciale dei carabinieri di Cosenza.
Gli arrestati sono Gaspare Mirabelli, 43 anni, e Giuseppe Verta, 32 anni, finiti in carcere; ai domiciliari sono invece finiti Rosa Fusaro, 30 anni, Antonello Ferrandini, 28 anni, e Francesco Paciola, 33 anni. Obbligo di firma per Luca Falsia, 34 anni. Le indagini dei carabinieri sono iniziate nel febbraio dell’anno scorso, a seguito di un controllo su strada di un’auto. «Tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, si è scoperto il gruppo, che spacciava droga. Si tratta di tre pregiudicati e di tre studenti», ha precisato in conferenza stampa il tenente Giovanni Caruso, Comandante della Compagnia dei carabinieri di Rogliano. Il target dei clienti era di giovani adolescenti ed il giro di spaccio, che comprendeva hashish, eroina e cocaina, era circoscritto all’hinterland cosentino. Le indagini hanno permesso di appurare che c’erano molti adolescenti dell’hinterland cittadino tra i clienti della banda di spacciatori di droga.