San Pietro di Caridà, “Ripartiamo dai territori: aree interne e piccoli borghi”

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La condizione drammatica che vivono le zone interne e migliaia di piccoli borghi, i quali sono i depositari della nostra storia e della nostra cultura, ci deve portare a realizzare una profonda riflessione dei motivi dello spopolamento e dell’abbandono dei nostri paesi.

Le aree  interne sono per tutti  un tesoro nascosto che in Calabria rischia di  sparire. Qui la natura offre dei paesaggi mozzafiato e qui si alternano in mezzo ai piccoli borghi, comunità dove il tempo sembra non scorrere mai e la vita resta affacciata su un futuro che sfuma dietro panorami incerti.

Secondo l’Istat in meno di due anni,  tra il 2023 e il 2024,

241 mila persone hanno lasciato il Mezzogiorno e si sono trasferiti al centro Nord.

Una situazione a dir poco allarmante che richiederebbe, da parte del Governo e delle Regioni, una inversione di tendenza che invece non solo non si registra ma addirittura il Governo Centrale approva il “Piano strategico nazionale per le aree interne 2021-2027” prevedendo di accompagnare 4000 comuni ( in gran parte al Sud) verso un percorso di spopolamento.

Una logica che dimostra che non si vuole investire a favore dei piccoli borghi e che gli stessi vengono lasciati alla desertificazione.

A San Pietro di Caridà ,1000 anime, ultimo paese della città Metropolitana di Reggio Calabria, alle porte della Provincia di Vibo Valentia, cosa si fa?   Si organizza una manifestazione, grazie al gruppo consigliare “Patto per San Pietro di Caridà” rappresentato dai Consiglieri Comunali Sergio Rosano e Gabriele Trimboli, alla quale partecipa l’Avvocato Carmelo Versace vice-Sindaco della Città Metropolitana per discutere del “Ruolo strategico delle aree interne”.

Come se non bastasse viene assegnato il Premio Resilienza a tre imprenditori che con coraggio e tenacia hanno deciso di ritornare e continuare a realizzare la loro attività nel loro comune.

“Siamo qui- ha sostenuto l’Avvocato Versace- per difendere i piccoli centri anche in assenza delle deleghe che la Regione non ha mai assegnato alla Città Metropolitana di Reggio Calabria”. “Noi avevamo messo in campo un provvedimento che è stato portato avanti dal Senatore Lombardo che il Governo ha respinto con la complicità dei Deputati  calabresi”.

“I piccoli centri stanno morendo- ha sostenuto Gabriele Trimboli, anche per mancanza di servizi e infrastrutture mentre abbiamo delle opere completate e collaudate, come la Diga del Metramo, mai entrata in funzione”.

“Quando ero Sindaco- ha sostenuto Sergio Rosano- avevamo richiesto alla Regione Calabria un contributo di 30 mila euro per realizzare noi un ambulatorio medico, visto che per raggiungere l’Ospedale più vicino ci vogliono 45 minuti.

Ebbene il contributo ci è stato negato e San Pietro di Caridà vive una difficile condizione medica- sanitaria”.

Hanno portato il loro contributo: Salvatore Ciurleo della Cgil scuola che ha affrontato la tematica della fuga dei cervelli; Domenico Ienco già Sindaco del Paese e il Professore Marco Furfaro che ha relazionato sulle cause dello spopolamento dei paesi meridionali.

Infine Carmelo Versace ha chiamato in causa la classe politica meridionale che spesso è assente e vota, in Parlamento, contro i provvedimenti a favore del Meridione.

Ha coordinato i lavori Aldo Polisena.