Operazione “Quieto Vivere”. La Corte di Appello di Reggio Calabria assolve tutti gli imputati accusati di favoreggiamento aggravato dall’art. 7
Nov 14, 2025 - redazione
Operazione “Quieto Vivere”. La Corte di Appello di Reggio Calabria assolve tutti gli imputati accusati di favoreggiamento aggravato dall’art. 7. Accolti integralmente i motivi di appello degli Avvocati MODAFFERI e CERUSO. Assolti anche gli imputati assistiti dagli Avvocati Managò ed Attinà del foro di Reggio Calabria.
La Corte di Appello di Reggio Calabria, Seconda Sezione, con sentenza contestuale depositata il 13/11/2025, in accoglimento totale degli appelli proposti dagli avvocati Modafferi e Ceruso, ha assolto con la formula “perchè il fatto non sussiste” i due rispettivi assistiti, entrambi imprenditori taurianovesi.
I suddetti imputati, in primo grado, all’esito del giudizio abbreviato (mentre il troncone ordinario si è concluso con gli esiti confermativi della Cassazione) venivano condannati dal GUP di Reggio Calabria, distrettualmente competente per la contestazione dell’aggravante dell’agevolazione mafiosa, quali favoreggiatori della presunta cosca Cianci, per aver falsamente dichiarato di non aver subito estorsioni e quindi al fine di agevolare la medesima cosca (traendo spunto investigativo l’accusa dall’intercettazione dei colloqui carcerari del detenuto Cianci Domenico); inoltre, gli stessi venivano sentiti come testimoni nel troncone ordinario concluso con sentenza di condanna per le predette estorsioni ed invio degli atti alla Procura, ai danni degli odierni imprenditori, per falsa testimonianza.
Con i rispettivi atti di appello, gli Avv.ti Modafferi e Ceruso impugnavano la sentenza del GUP dimostrando in maniera lineare ed assorbente, la totale inesistenza di alcuna forma estorsiva e, conseguentemente, l’assenza del contestato favoreggiamento.
All’esito della lunga camera di consiglio, preceduta dalla discussione e reiterazione delle numerose eccezioni di inutilizzabilità dei difensori, la Corte di Appello di Reggio Calabria assolveva con formula piena i suddetti imprenditori, unitamente agli altri due imputati assistiti dagli Avv.ti Managò ed Attinà del foro di Reggio Calabria.
Diretta conseguenza di quanto sopra è anche la implicita caducazione del precedente inoltro degli atti alla Procura per falsa testimonianza.



