Il padrino catanese è malato, la Cassazione: rivalutare l’istanza di sospensione della pena. A difendere il capo dei capi del clan Santapaola l’avvocato di Taurianova Antonino Napoli
Dic 09, 2025 - redazione
Il padrino catanese è malato, la Cassazione: rivalutare l’istanza di sospensione della pena
Gli ermellini annullano la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha rigettato l’istanza dell’esponente di primissimo piano del clan Santapaola. Le carte tornano indietro per una nuova udienza
Il padrino catanese è malato, la Cassazione: rivalutare l’istanza di sospensione della pena
Gli ermellini annullano la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha rigettato l’istanza dell’esponente di primissimo piano del clan Santapaola. Le carte tornano indietro per una nuova udienza
Può rimanere in carcere dove è adeguatamente assistito. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha rigettato l’istanza di sospensione della pena per motivi di salute o, in subordine, di detenzione domiciliare presentata dall’avvocato Antonino Napoli (foro di Reggio Calabria) per conto di Antonio Tomaselli, capo della famiglia di Cosa nostra catanese fino al 2017. Ma ora la Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del penalista ritenendolo fondato e ha rispedito a Milano le carte per una nuova valutazione della richiesta.
Gli ermellini ritengono che il «percorso argomentativo» dell’ordinanza del tribunale milanese impugnata dalla difesa del boss catanese «sia del tutto inadeguato rispetto alla conclusione cui approda». La Cassazione ritiene la decisione carente negli «obiettivi supporti medico-scientifici, che il Tribunale avrebbe potuto acquisire ricorrendo eventualmente allo strumento peritale». «Le carenze e incoerenze valutative hanno inficiato il bilanciamento del diritto del condannato a ricevere le più appropriate cure mediche in ambiente extra murario con le istanze sociali correlate alla pericolosità del detenuto», argomenta ancora la Cassazione.
Fonte “la Sicilia”



