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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Vibonese, parla Vitale

Vibonese, parla Vitale

| Il 08, Nov 2011

Il centrocampista parla del momento della sua squadra

Vibonese, parla Vitale

Il centrocampista parla del momento della sua squadra

 

E’ ripresa questo pomeriggio la preparazione della Vibonese in vista del prossimo impegno di campionato, stavolta in casa, fissato per domenica prossima contro il Milazzo.

Tutti presenti in casa rossoblù e tutti in campo a svolgere una seduta di lavoro aerobico, ad eccezione di Stefano Di Berardino. Il difensore rossoblù è stato comunque dimesso dall’ospedale ed  era presente a bordo campo. Sarà però lo staff medico a stabilire, nei prossimi giorni, il tempo di recupero. 

A parlare, in casa rossoblù, è stato il centrocampista classe ’91, Michele Vitale. Con lui si è partiti dalla gara di Catanzaro, pareggiata a reti bianche: «Abbiamo conseguito un punto che fa classifica, ma soprattutto morale. Era troppo importante, per la Vibonese, dare continuità ai precedenti risultati e ci siamo riusciti, soffrendo tantissimo, questo è vero, ma non va dimenticato che giocavamo in casa del Catanzaro, formazione di grande rilievo che non fa mistero di puntare al salto di categoria. Abbiamo disputato la partita che dovevamo fare. In campo siamo stati compatti e determinati e non abbiamo mai mollato. La Vibonese sa anche soffrire». 

La squadra non ha risentito dell’infortunio occorso a Di Berardino, anche se in campo si sono vissuto momenti terribili. «Sono stati attimi di forte angoscia – conferma il giovane mediano cosentino di Cittadella del Capo – e abbiamo temuto per il nostro compagno. Per fortuna il nostro massaggiatore Carlo Sposato è subito intervenuto ed ha rimesso a posto le cose grazie all’aiuto di entrambi i medici. Siamo felici di riaverlo qui con noi e speriamo che possa tornare presto ad allenarsi e giocare con il gruppo». 

Da qualche gara per Vitale è arrivata la maglia da titolare. Lo staff tecnico nutre fiducia nei suoi confronti e poi c’è da dire che Franco Viola lo allena da tre anni a questa parte e quindi sa cosa può dare. Dopo un avvio difficile, insomma, dovuto anche al doppio salto di categoria, il centrocampista rossoblù sta riscuotendo consensi. «La differenza con l’Eccellenza c’è ed è evidente – spiega in merito il diretto interessato – anche perché qui devi essere più rapido di pensiero e di movimento. Inoltre la lunghezza del campionato e il fatto di giocare spesso ogni tre giorni impone un certo tipo di preparazione alla quale non ero abituato. Fin da subito, però, mi sono messo a disposizione dello staff tecnico, cercando di imparare e di fare la mia parte. Sono grato ai nostri tecnici per la stima e la fiducia e ringrazio anche i compagni per i preziosi consigli. Considero, però, la maglia da titolare un punto di partenza e non di arrivo. So di dover imparare ancora molto e di fare altrettanto. Ce la metterò tutta, per me stesso, la squadra, lo staff tecnico ed anche per la società, che mi ha dato la possibilità di giocare nei professionisti».