“Veleni nelle verdure asiatiche” Preoccupazioni dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria della Svizzera su possibili. Alta la soglia dei controlli alle frontiere. Lo “Sportello dei Diritti” chiede analoghi provvedimenti per l’Area UE e l’Italia
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ha lanciato una vera
e propria allerta mettendo in guardia i consumatori: le verdure provenienti dall’Asia
conterrebbero un vero cocktail di veleni. Una notizia ripresa dalla stampa elevetica
che stando ai dati raccolti e pubblicati in data di ieri, avrebbe rilanciato l’allarme
secondo cui, anche nel 2016, quasi un terzo dei campioni controllati alle frontiere
svizzere presentava un tenore troppo elevato in pesticidi. Particolarmente critici
sono risultati i prodotti provenienti dalla Thailandia e dal Vietnam, come il coriandolo
e il peperoncino. Già precedenti analisi di questo tipo avevano mostrato tassi elevati,
compresi tra il 20 e il 53% in eccesso rispetto le soglie di tollerabilità. Tali
dati dovrebbero preoccupare e non poco anche le autorità di vigilanza alimentare
europee e italiane, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti”, che alla luce dell’allarme lanciato dalla vicina Svizzera rilancia
la necessità di un’intensificazione dei controlli a campione sui prodotti importati
dalle aree indicate per evitare facili allarmismi o ancor peggio, la possibilità
che vengano messi in commercio e sulle tavole italiane verdure e ortaggi contaminati.