Trasporto pubblico, il sindacato lancia l’allarme: «Nelle prossime settimane si rischia il tracollo»
redazione | Il 13, Mar 2013
Le risorse destinate al settore del Trasporto pubblico locale rispetto allo scorso anno sarebbero stati ridotti di 18-20 milioni di euro, la situazione è di crisi come «dimostra anche il mancato pagamento del salario». Auspicato un intervento riformatore nel settore che possa rilanciare il sistema ed evitare una crisi drammatica anche sotto il profilo professionale
Trasporto pubblico, il sindacato lancia l’allarme: «Nelle prossime settimane si rischia il tracollo»
Le risorse destinate al settore del Trasporto pubblico locale rispetto allo scorso anno sarebbero stati ridotti di 18-20 milioni di euro, la situazione è di crisi come «dimostra anche il mancato pagamento del salario». Auspicato un intervento riformatore nel settore che possa rilanciare il sistema ed evitare una crisi drammatica anche sotto il profilo professionale
CATANZARO – «Si avvertono in questi giorni segnali più che preoccupanti fra le aziende pubbliche e private e i lavoratori in riferimento alla situazione del Trasporto pubblico locale calabrese. E sono preoccupazioni più che giustificate anche dal mancato pagamento dei salari». Lo afferma, in una nota, Nino Costantino, segretario generale della Filt-CGIL Calabria. «In estrema sintesi – dichiara – le risorse certe per il settore del TPL per il 2013 sono circa 18-20 milioni in meno rispetto al 2012. E se negli ultimi mesi dell’anno scorso una difficile situazione è stata gestita con responsabilità e serietà da parte dei lavoratori e del sindacato confederale, quest’anno la questione, ovviamente per l’ulteriore riduzione di risorse, si presenta ben più complicata e rischia di precipitare già nelle prossime settimane. Questa situazione – aggiunge – è ben presente alle aziende pubbliche e private calabresi ed è chiara, ne siamo convinti, anche alla Regione. Per questo riteniamo utile e necessario un tavolo immediato alla Presidenza della giunta regionale con aziende e sindacati per affrontare il problema della programmazione dei servizi fino alla fine dell’anno, indicando risorse certe in grado di garantire servizi indispensabili ai cittadini, i livelli occupazionali del settore ed il salario dei dipendenti. Certamente – sottolinea il sindacalista – con quelle risorse previste risulterebbe ingestibile qualsiasi programmazione e gli attuali servizi. Con questa preoccupazione – dice – ci rivolgiamo ad Asstra ed Anav, nella loro funzione di rappresentanti delle aziende pubbliche e private calabresi, proponendo la costruzione di una comune azione, su un piano di trasparenza e di serietà, per difendere il lavoro e il salario dei dipendenti, oltre alla necessità del mantenimento di servizi necessari ai cittadini calabresi. Si badi bene che, in questo momento, stiamo ponendo problemi legati all’emergenza perchè senza la loro concreta soluzione qualsiasi ragionamento di prospettiva rischierebbe di essere vanificato. In questo quadro, la recente presentazione delle linee guida del piano regionale dei trasporti, che noi abbiamo pure considerato in modo positivo, rischiano, appunto, di rimanere solo linee guida e non l’avvio vero e concreto di un Piano teso a costruire un sistema di trasporto di persone e merci integrato, moderno e sostenibile. Per questo, è sempre più necessario costruire un sistema di norme e regole che razionalizzi i bacini (la Regione ne ha proposti due extra-urbani) e che avvii il necessario processo di riforma del settore. Di sicuro – conclude – il sindacato non accetterà mai l’assioma secondo cui un processo di riforma, che noi rivendichiamo con forza, possa essere costruito solo partendo da una netta riduzione di servizi e di occupazione, anche perchè, al contrario, tutte le riforme serie hanno bisogno di regole e risorse».