Taurianova, presentato il secondo romanzo di Rocco Cosentino
redazione | Il 16, Set 2013
Il sostituto procuratore nel suo libro spiega quanto complesso sia applicare la legge secondo giustizia
di VITA DEMAIO
Taurianova, presentato il secondo romanzo di Rocco Cosentino
Il sostituto procuratore nel suo libro spiega quanto complesso sia applicare la legge secondo giustizia
di Vita Demaio
Venerdì scorso, Rocco Cosentino, sostituto procuratore distrettuale antimafia presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, insieme alle associazioni culturali Nuova Aracne e Parallelo 38, ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Succede tutto per caso”. Questo romanzo, come il primo “Niente di cui pentirsi”, si caratterizza per il tocco noir, ed articola trame dinamiche condite da istanze di senso in merito all’indole umana. L’incontro, al quale ha aderito un vastissimo pubblico, si è snodato attraverso la lettura del prologo e del capitolo dodici del romanzo, oltre alle recensioni e impressioni dei relatori Lucia Ferrara e Annamaria Morabito. Ad alleggerire piacevolmente l’evento, sono state le magistrali esecuzione di pezzi musicali tratti dal repertorio classico, da parte di Maria Francesca Esposito e di Chiara Ambesi, rispettivamente piano e violino. Tornando al romanzo, possiamo svelare ai futuri lettori che l’ambientazione è il comune di Bellaria, sede di Procura, nel quale si svolgono le vicissitudini del protagonista, nonché serial killer, Massimo Di Dio, e dei vari membri del mondo giudiziario e militare. La storia narrata mira a spiegare quanto complesso sia applicare la legge secondo giustizia, non solo nell’accezione del diritto ma anche in un’ottica etica, a causa di un ambiente giudiziario segnato dal malcostume e come le difficoltà della vita possano portare l’uomo a commettere il male per la medesima finalità superiore, che è, appunto, la giustizia, raggiungibile, peraltro, anche tramite il bene. Da tali dinamiche colpisce la sottigliezza del confine tra ciò che è morale e ciò che morale non è, inoltre ne emerge che la naturale amoralità umana può prender le sembianze del bene o del male secondo una sola legge: il caso. Dunque, proprio in virtù dell’indole né nobile né abietta, ogni uomo ‘deve’, come da imperativo categorico, avvertire il peso delle proprie scelte ed azioni in termini di responsabilità verso se stesso e verso l’altro. Attraverso queste riflessioni la descrizione del romanzo si è rivelata di alto spessore intellettuale, ciò non ha escluso piacevoli momenti di allegria grazie all’ironia e alle raffinate battute di spirito dello stesso autore, al quale auguriamo che possa trovare il più ampio consenso tra il nostro pubblico di lettori.