Taurianova è davvero una città che maltratta gli animali? Alcuni episodi hanno lanciato dei terribili sospetti verso una comunità che non li merita
Prefazione “Tutti gli animali diffidano dell’uomo, e non hanno tutti i torti, ma quando sono sicuri che non vuol fargli del male, la loro fiducia diventa così grande che bisogna essere più che barbari per abusarne”. (Jean Jacques Rousseau)
Ogni qualvolta che si leggono notizie riguardanti maltrattamenti ad animali, c’è sempre una particolare indignazione che va al di là dell’indignazione stessa. Si accende un fuoco di rabbioso livore, a volte anche più intenso di quando si maltratta un essere umano. La violenza sugli animali è esecrabile e tale dev’essere, non c’è dubbio. C’è una pletora di “animalisti”, sia d’occasione che della prima che dell’ultima ora, i quali a ogni input che gli viene concesso, si scatenano nella più terribile della rivoluzione, tra insulti e “condanne alla forca”. E di questo siamo abituati, specie in tempi di social dove è consentito ogni sfogo. Sono luoghi elucubranti di frustrazione indignante perpetua. Ma è anche vero che come diceva il mio “amico” Kant, il cuore di un uomo si conosce “dal modo in cui egli tratta gli animali”, e non c’è alcun minimo dubbio.
Ma quello che più indigna, insieme all’indignazione stessa per eventi che nulla hanno a che fare con il senso di civiltà e di “progresso”, come ci consigliava Gandhi, è la “criminalizzazione mediatica” di una comunità. Questa condizione non dovrebbe mai sfuggirci di mano.
Bene, i fatti. Da qualche mese c’è una sorta di “campagna mediatica” in cui la città di Taurianova insieme alle sue frazioni viene tacciata come una comunità che maltratta gli animali o quantomeno si sta facendo passare (involontariamente) quest’idea. Ma tutto questo eraclitamente “scorre” senza che nessuno batte ciglio. Ma siccome abbiamo il dono della presunzione del dubbio sant’agostiniano, evidentemente, si ignora tale condizione e quindi, ritiriamo il sospetto ponendoci nella posizione anti-camerale in attesa degli eventi. Tralasciando la condizione di ignavia che è una sindrome patologica tipica che abbiamo molte volte sottolineato di chi sa e sta zitto o che complice, resta indifferente a questa “criminalizzazione” sociale, ovvero i cittadini che alzano la voce solo se vengono toccati personalmente, altrimenti le finestre restano sempre abbassate. Su questo Taurianova è “città d’arte”, solo su questo. Ma siccome la città è stata già vituperata per altri eventi, a mio avviso ingiusti, come lo scioglimento per le infiltrazioni mafiose, almeno quelle del 2009 e del 2013.
Fermo restando che un giornale o qualsiasi mezzo di informazione fa il suo dovere nel riportare la notizia, ma quando nella condivisione nel social si legge la dicitura, “Nuovo caso a Taurianova”, personalmente da cittadino di questa città, io non ci sto con ribellione, indignazione e rabbia! Non ci sto a essere tacciato come abitante di una comunità che maltratta “nuovamente” gli animali, e prima il cane impiccato, e poi il gatto bruciato con il catrame, e ora un altro gatto ustionato con “liquido infiammabile”, e ovviamente quel pezzo si chiude con “Tra cani e gatti maltrattati o ridotti in fin di vita, non se ne può più”, e poi, «Non staremo con le mani in mano, è ora di dire “basta”», bene, diciamo basta, ma diciamolo una volta per tutte che Taurianova non è una città che maltratta gli animali, che non è abitata da gente violenta che odia gli animali. Ma che di animali domestici trattati bene, meglio degli esseri umani stessi, sono tanti all’interno delle famiglie taurianovesi. Che Taurianova ha anche un canile che ha sempre trattato bene gli animali come in un hotel di lusso (immersi tra uliveti e i olive biologiche buonissime e io ne sono testimone diretto). Che ci sono dei volontari che aiutano gli animali ad essere meno soli. Ma soprattutto che basta farsi un giro e vedere quanti sono in compagnia di un cane in giro per la città e che lo stesso è quasi come un figlio.
Faccio un (mio) appello, vista l’indifferenza collettiva (purtroppo) per il buon nome della città in cui risiedo, al signor Sindaco di Taurianova Fabio Scionti, e lo prego al contempo, affinché prenda le difese morali e intellettuali della città che lo ha eletto primo cittadino contro questi terribile sospetto. Ovvero quello di far passare come una città che maltratta gli animali, perché non è così!
Spero e mi auguro che il sindaco di Taurianova, non si volta come altri dall’altra parte perché tale abitudine sta diventando anacronisticamente fuori moda (in contesti diversi).