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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Sp 25, Provincia Catanzaro mette in sicurezza la zona Tutelato il diritto alla mobilità dei cittadini della Presila

Sp 25, Provincia Catanzaro mette in sicurezza la zona Tutelato il diritto alla mobilità dei cittadini della Presila
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“Attendavamo con ansia l’intervento dei “numi
tutelari” della Strada provinciale 25, Ivan Cardamone e Antonio Montuoro.
Ce lo aspettavamo dopo le anticipazioni del presidente della Provincia,
Enzo Bruno, in merito all’individuazione di un canale di finanziamento
apposito sui fondi PAC per la realizzazione dell’importante arteria che
collega la Presila al Capoluogo di Regione”. E’ quanto afferma il
consigliere provinciale Davide Zicchinella. “E’ davvero un peccato che la
parte politica che il consigliere provinciale e il presidente del consiglio
comunale di Catanzaro rappresentano, il centrodestra di Salvini, non abbia
prestato la dovuta attenzione al momento in cui l’emergenza sulla tenuta
della Sp25 è scoppiata in tutta la sua drammaticità: correva l’anno 2013,
il centrodestra di Berlusconi e dintorni, era al governo con il presidente
della Regione Giuseppe Scopelliti – prosegue il consigliere provinciale che
è anche sindaco di Sellia -. Invece, a quel tempo fu necessaria la
mobilitazione degli amministratori locali e delle comunità interessate per
richiamare l’urgenza dell’individuazione di adeguati finanziamenti per il
rifacimento di un’arteria fondamentale, dove passa anche la condotta idrica
del Comune di Catanzaro, se non erro sempre a guida centrodestra. Il
sottoscritto, come privato cittadino, e il presidente Bruno, come
segretario provinciale del Partito democratico, erano in prima fila a
sostenere la “buona battaglia” dei cittadini della Presila per la tutela
del diritto alla mobilità. Dei “numi tutelari” Montuoro e Cardamone non
c’era traccia. L’opposizione ad ogni costo può offuscare la razionalità e
anche la memoria, come quando si insiste nell’affermare che i dieci milioni
di euro sono stati “sottratti” dalla Regione per essere dirottati altrove,
mentre si è trattato della conseguenza di una rimodulazione richiesta dal
Cipe e definita secondo rigidi principi tecnici che non ha comportato alcun
“dirottamento” altrove, specie in quel di Cosenza. Oppure quando si insiste
con inaudita sfacciataggine a presentare come proprio il suggerimento di
individuare nei Pac il nuovo canale di finanziamento per la realizzazione
della Sp 25 quando ad ipotizzare per primo questa possibilità è stato il
presidente della Provincia Enzo Bruno che ha attenzionato il rischio della
perdita dei fondi sollecitando anche l’intervento della Prefettura.
L’intera vicenda – dice ancora – è stata oggetto di più riunioni
dell’autorevole tavolo convocato dal prefetto Luisa Latella che si è
dimostrata immediatamente sensibile alle preoccupazioni del presidente
Bruno che si è anche premurato di informare il consiglio provinciale di
quello che stava accadendo, senza strumentalizzazioni politiche. Tanto che
il presidente della Regione, Mario Oliverio, e il Dipartimento Lavori
pubblici della Regione, si sono immediatamente attivati per individuare la
soluzione più opportuna nell’interesse di quel territorio, di Catanzaro e
dell’intera provincia che il suo presidente ha saputo prestigiosamente
rappresentare e tutelare. Se il sopralluogo di Montuoro e Cardamone si
fosse spostato dalla montagna a valle, si sarebbero accorti che
l’amministrazione provinciale si è attivata per tempo per garantire la
messa in sicurezza del fiume Alli per evitare che la strada fosse consumata
dall’erosione del fiume, con la realizzazione di una serie di briglie e
gabbionature che hanno scongiurato il peggio, grazie ad un intervento di
circa 200 mila euro. Problematiche sollevate dai sindaci del territorio al
presidente Bruno, che quelle zone (e non solo quelle) le “batte”
quotidianamente, alimentando una proficua campagna di ascolto che permette
di venire incontro alle istanze delle comunità di cui i primi cittadini si
fanno portavoce, senza la necessità di avere “numi tutelari”. Montuoro e
Cardamone – conclude Zicchinella – dovrebbero prendere esempio proprio dal
presidente Bruno, e occuparsi con maggiore attenzione e passione dei
rispettivi territori di provenienza”.