Sciopero tir: le opinioni di Coldiretti e Altra Lamezia
redazione | Il 26, Gen 2012
Stamattina i volontari hanno distribuito beni di prima necessità
di ANTONIETTA BRUNO
Sciopero tir: le opinioni di Coldiretti e Altra Lamezia
Stamattina i volontari hanno distribuito beni di prima necessità
di Antonietta Bruno
Quarto giorno di blocco in Calabria ed è caos. Ormai nota la situazione e le ragioni del fermo dei Tir e con loro, della maggior parte delle attività, mentre da una parte c’è chi si chiede quando finirà tutto questo e se, soprattutto, porterà ad una rivisitazione delle decisioni del governo è per abbattere una crisi di cui la maggior parte della popolazione non ne è responsabile, c’è chi vuole saperne di più.
A muoversi in tal senso, sono stati i ragazzi del “Collettivo autonomo altra Lamezia” che prima di esprimere la loro opinione in merito, hanno cercato di “indagare” sulle motivazioni che hanno spinto centinaia di autotrasportatori ad incrociare le braccia.
<<Dobbiamo riconoscere al movimento dei cosiddetti “Forconi” – scrivono in una nota – il merito di aver bloccato un intero Paese costringendolo a prendere atto dei suoi problemi e delle sue contraddizioni e questo dimostra ulteriormente che dobbiamo convincerci che le nostre azioni contano, e molto anche, che non è vero che non si può far niente per cambiare questo paese. Allo stesso tempo, però, molti sono gli aspetti critici di questa lotta che vanno rivisti, partendo dalle richieste che in molti punti rappresentano interessi di categoria e non generali>>.
<<Per questo riteniamo – aggiungono – che in questa fase, la lotta vada generalizzata e riempita di contenuti, coinvolgendo i soggetti in carne ed ossa che in questa crisi hanno avuto la peggio: operai, studenti, pensionati, migranti ed il mondo del lavoro più in generale e che, allo stesso tempo, vada estesa ed indirizzata contro i soggetti del mondo finanziario e capitalista. Governi, banche e multinazionali sono i principali artefici della crisi sistemica che stiamo vivendo. Loro devono pagare!>>.
Sarà così? Intanto il Paese si mobilita e in Calabria si cerca di correre ai ripari. Lo sta facendo da questa mattina la Coldiretti Calabria con l’allestimento di banchetti, tra Lamezia Terme, Reggio Calabria e Cosenza, di beni di prima necessità da regalare alle famiglie bisognose e ai pensionati.
Per ovviare al problema della mancanza di alimenti presso supermercati e negozi di generi alimentari, ma soprattutto per evitare la speculazione di un momento di “rivolta popolare”, seppure giustificata, secondo quanto reso noto dal presidente regionale Coldiretti, Pietro Molinaro bisogna fare qualcosa. E questo qualcosa è dare aiuto a chi in questo momento sente maggiormente la crisi soprattutto a livello di prima assistenza e alimentazione.
Per questo a partire dalle dieci di questa mattina, alcuni volontari sono in aiuto a Curinga allo spaccio aziendale dell’”Azienda agricola Antonio Arcuri” per distribuire finocchi e verdure; a Reggio Calabria alla mensa dei poveri del Convento San Francesco per distribuire limoni, arance e clementine; e a Cosenza, nella centralissima piazza Piazza Matteotti per distribuire confezioni di latte fresco e agrumi.
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