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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Scionti qua, Scionti là, trallallero trallallà I silenzi del “donzello” fortunato

Scionti qua, Scionti là, trallallero trallallà I silenzi del “donzello” fortunato
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“Il donzelletto vien dalla sacrestia, in sul calar e salir quando gli pare, vista l’elezion che ha subito all’improvviso al dì di festa e col suo zainetto in spalla e reca in mano..reca in mano..e reca in mano..”, la poesia è finita!

Ci vorrebbe a corredo di ciò per leopardiana memoria, “Fabio rimembri ancora quel tempo in cui fosti eletto e che…”, non si potrebbe andare avanti, finchè qualcuno non glielo ricordi. Osservando il fortunato sindaco di Taurianova sempre balzante, capelli (quasi) al vento e petto (?) ben gonfio, con lo zaino sulle spalle, sembra sempre in fase di ricreazione. Vuoi vedere che le famose merendine del cadetto di Guascogna Loprete (per chi non lo sapesse è l’assessore alle merendine per “corrispondenza”), li tiene gelosamente là dentro? Oltre, ovviamente, al pettine, delle lamette, la schiuma da barba e qualche cambio di indumento.

In questi giorni, molte cose sono accadute, il silenzio ha dato fiato alle trombe, le trombe al silenzio e i tromboni han fiatato. Ma, siccome questa rubrica vuole molto bene al sindaco Gastone Paperone e non può non volergliene, vista la sua immensa simpatia che inizia dall’alluce e finisce al suo sguardo ammaliante. E, avendo letto alcune note stampa di diversi esponenti, e preoccupati del silenzio sempre più assordante del Fabio “fortunato”, aiutarlo a sbloccarsi e quindi promuovere una petizione affinché parli (finalmente). Spiegando inoltre che, il suono delle parole è come le curve di una donna lieta e dolce che porta il suo candore nelle parti più intense. Parlare e rispondere non è mai peccato, se fatto con sentimento e moralità. Non sarà come la mela di Adamo ed Eva, e vista la sua fervente credenza cattolica, perché, diciamo che, tali peccati possono essere perdonati, in quanto esiste un Dio misericordioso il quale capirà, e se non lo farà sarà nostro pensiero avvisarlo.

Noi umili figli di Dio e fortunatamente di qualcun altro, abbiamo cercato di porre alcuni problemi in essere come quello della salute, ossia quel benedetto centro dialisi, ma non nel senso politico della questione, ma dal punto di vista umano per un caso denunciato di un povero cristo dove la crudeltà della vita l’ha colpito in pieno. Come si suol dire, non siamo stati cagati nemmeno di striscio. Forse noi ce lo meritiamo, ma cosa c’entra quel pover’uomo di San Ferdinando? Certo, non è di sua competenza la questione, chiedevamo solo un suo sollecito in qualità di sindaco della città e consigliere metropolitano con voce più autorevole di noi stessi. Perché come lei sa, le parole quando hanno un senso trovano sempre il posto giusto.

È “risorto” l’ex sindaco Romeo il quale, e per l’ennesima volta, lancia accuse pesantissime contro tutti e come al solito, cade nell’ennesimo silenzio (purtroppo). Nei fatti cosa dice, come messaggio subliminale? State accorti che sono pronto a (ri)scendere in campo e a candidarmi per la terza volta in quanto sono già carico e pronto. La prossima volta toccherà all’ex deputata Angela Napoli, ecco, lì la mia curiosità è oltre l’enfasi dell’attesa stessa.

Ed eccoli qua, loro, gli “Innamorati”, quelli “direzionali”, ad ogni pungolo un sussulto. Appena accade qualcosa che possa mettere alla gogna il buon Gastone Paperone, gridano allo scandalo, alla incapacità amministrativa, alla terza guerra mondiale e infine alla peste bubbonica. A me sono simpatici, io li adoro. E adoro ancor di più il duo delle meraviglie “Tina Anselmi” Morabito e “Stanislao Moulinsky” Lazzaro, i quali si accodano specie nei social ad ogni impeto sussultorio di enfasi degli “Innamorati”. Ora sono un unico afflato, come un’orchestra di fiati che scandisce note di soave letizia, il loro amore sarà anch’esso festeggiato il 14 febbraio che non si chiamerà più San Valentino ma San Gastone Paperone. Sappiate che io vi adoro…immensamente, anzi vi amo!

Ma sappiate pure che, inutile che scrivete tanto Scionti non vi/ci caga! Lui non parla, non gliene frega nulla di parlare, non risponde, fa troppo caldo e parlare suda. Lui a breve ci tapperà la bocca a tutti quanti con le opere già in cantiere. Ricordo una volta, lo incontrai nel suo ufficio e mi disse, “Presto ti stupirò”, finanche Obama (quello reale) attende questa stupefacente novità. Da allora ho preso sette chili, sono aumentati i dolori reumatici, la mattina ho qualche difficoltà ad alzarmi e Obama è in pensione! Trump è sotto accusa e Scionti se ne frega pure di loro e va avanti (tutta).

Mi piacerebbe immaginare cosa accade in quel suo ufficio quando arrivano queste missive, e chi tra i suoi collaboratori gli chiede, “Sindaco, perché non parli? Cosa gli risponderai?” E lui, come un “Messia”, proviamo a immaginarlo con una tonaca bianca fino ai piedi (scalzi), rispondere, “Tanto c’è Roccu”. Quindi cari “Innamorati”, Romeo e altri, non scrivete al sindaco, ma indirizzate i vostri quesiti a “Santu Roccu”, semmai, male che va, riceverete quantomeno una “grazia” perché essere ignorati, per ora, possa bastare.

Ps. Spiego brevemente la foto in alto del pezzo. È uno scoop come per dare una conferma a quanto si mormora in giro. Sull’allargamento della maggioranza (ora minoritaria) e sull’innesto di due consiglieri. Il volto è stato coperto per vari motivi di opportunità, anche se alcuni “tratti” suadenti in basso rilievo possono rendere l’idea della celata identità. Ma si tratta di un “pezzo grosso” della maggioranza. Alla mia precisa domanda di quante sono le stampelle nella maggioranza, lui mi fa con il segno delle mani (e si può ben vedere), che sono due. E si evince pure che le porta con sé, onde evitare di correre il rischio di perderle per strada. Questo è, e questo dovevo per amore di verità a: “Santo Roccu” e “Sant’Antoni”!