Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 25 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Saverio Zavettieri: “Una Calabria senza regole”

Saverio Zavettieri: “Una Calabria senza regole”

“In un Paese sedato dove ormai quasi niente fa più scandalo (corruzione, sovra costi della politica, uso privato delle istituzioni e delle risorse pubbliche,) e non c’è segno di sanzioni vere né l’avvio di procedure incisive nei confronti di Enti, Agenzie non in regola, neppure nei casi in cui esistano denuncie circostanziate e ricorsi che investono i palazzi del potere, la democrazia è a rischio”

Saverio Zavettieri: “Una Calabria senza regole”

“In un Paese sedato dove ormai quasi niente fa più scandalo (corruzione, sovra costi della politica, uso privato delle istituzioni e delle risorse pubbliche,) e non c’è segno di sanzioni vere né l’avvio di procedure incisive nei confronti di Enti, Agenzie non in regola, neppure nei

casi in cui esistano denuncie circostanziate e ricorsi che investono i palazzi del potere, la democrazia è a rischio”

 

 

CATANZARO – “A giudicare dallo spazio riservato dalla stampa alla relazione annuale della Corte dei Conti sul Bilancio 2008 della Regione Calabria, l’interesse verso questo appuntamento è ormai prossimo allo zero. Qualcuno potrà dire che la situazione è migliorata, altri che tanto ormai non importa niente a nessuno. Se non è vera la prima ipotesi, palesemente falsa, non rimane che la seconda, assai preoccupante, in quanto segnala una società, quella calabrese, priva di impulsi e reazioni positive, da encefalogramma piatto, come piace ai gestori-dispensatori di risorse pubbliche. Silenzio assoluto e nessun giudizio da parte di nessuno dinanzi ad un capolavoro di cerchio-bottismo e di pozio-pilatismo confezionato dal relatore,  incomprensibile per i comuni mortali ma gradito al Palazzo. Una relazione affidata guarda caso proprio al rappresentante della Regione in seno alla Corte dei Conti dell’era Loiero (scelta felice e compatibile?) specie sul caso specifico del Bilancio 2008 della stessa Regione Calabria. E’ una cosa normale, di un Paese normale, di una democrazia normale? Se qualcuno ne è convito abbia la bontà di dichiararlo apertamente”.

“In un Paese sedato dove ormai quasi niente fa più scandalo (corruzione, sovra costi della politica, uso privato delle istituzioni e delle risorse pubbliche,) e non c’è segno di sanzioni vere né l’avvio di procedure incisive nei confronti di Enti, Agenzie non in regola, neppure nei casi in cui esistano denuncie circostanziate e ricorsi che investono i palazzi del potere, la democrazia è a rischio. Se non c’è più il rispetto delle regole e vale la legge del più forte, e se non esistono controlli democratici da parte dell’opinione pubblica, della stampa e dei media, dei partiti e dei sindacati, oltre che degli organi della giurisdizione nei confronti di gestioni pubbliche allegre e disinvolte, nessuno può gridare allo scandalo per comportamenti privati trasgressivi o per lo scadimento dei costumi e del marasma esistente”.