Sardegna, furti di sabbia e conchiglie nelle spiagge: mille euro di multa Contro il fenomeno la nuova disciplina regionale sul turismo che lo vieta espressamente
Basta furti di sabbia nelle spiagge sarde. Alcuni turisti se ne volevano partire
dalla Sardegna con un souvenir di sabbia, sassi e conchiglie chiuso in valigia. Ma
la nuova disciplina regionale sul turismo lo vieta espressamente: per quattro turisti
è così scattato il sequestro del materiale sottratto dai litorali e una contestuale
sanzione di mille euro. È stato il personale della Base navale di Cagliari del Corpo
Forestale ad effettuare i controlli di sicurezza all’aeroporto di Cagliari Elmas
durante il transito di migliaia di viaggiatori per il controesodo. Grazie alle scansioni
a raggi X, sono state individuate quattro persone che trasportavano in valigia sabbia,
sassi e conchiglie: tutto è stato sequestrato e sarà esaminato da esperti per essere
poi riposizionato nei siti idonei. Gli agenti hanno contestato ai responsabili la
detenzione illecita di sabbia – articolo 40 comma 2 della legge regionale 16 del
2017. I trasgressori potranno decidere se pagare entro 60 giorni la multa di mille
euro o attendere l’ordinanza di ingiunzione emanata dallo stesso Corpo Forestale
a cui la legge ha affidato l’intero iter sanzionatorio. Sui 13 servizi svolti finora
nella scalo di Elmas, i dati parziali disponibili disegnano un quadro dove l’illecito
è sì presente ma, per fortuna, non a livelli pervasivi. Sui 13 servizi svolti finora
nello scalo di Elmas in occasione del primo rientro dalle vacanze, solo quattro turisti
sono finiti nella ‘rete’ dei Forestali. A poco servono gli avvisi presenti in molte
spiagge dell’Isola e i controlli effettuati dalla polizia locale,osserva Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti. Spesso ad intervenire sono
gli abitanti del luogo che invitano i vacanzieri più indisciplinati a tornare sui
propri passi oppure segnalano gli episodi ai vigili. L’impressione, però, è che
quello che si riesce a scoprire sia solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che
ha proporzioni molto più estese. La sabbia non si forma da un giorno a l’altro,
i soffici e candidi arenili che calpestiamo oggi si sono formati in milioni di anni
di paziente lavoro da parte del mare, correnti, sole, vento. E’ necessaria, dunque,
un’adeguata e incisiva campagna informativa stagionale, da divulgare attraverso mezzi
di stampa, tv, radio e web con la creazione di idonei cartelloni divulgativi multilingue
lungo le principali strade che portano alle località di mare ed in tutte le zone
arrivi e partenze degli scali aerei e marittimi della Sardegna, riguardanti il divieto
assoluto di asportare sabbia, sassi, conchiglie da tutta la fascia costiera isolana.