Sanità, D’Agostino (A testa alta): «No ad ulteriori tagli alle strutture della Piana, intervenga Scopelliti»
redazione | Il 30, Mag 2013
“La paventata ipotesi della ulteriore riduzione dei posti letto nel reparto di Medicina dell’ospedale di Polistena rischia di rendere impossibile la tutela del diritto costituzionale alla salute per chi vive in questo comprensorio, abbassando sotto la soglia minima indispensabile l’offerta di servizi sanitari essenziali”
Sanità, D’Agostino (A testa alta): «No ad ulteriori tagli alle strutture della Piana, intervenga Scopelliti»
“La paventata ipotesi della ulteriore riduzione dei posti letto nel reparto di Medicina dell’ospedale di Polistena rischia di rendere impossibile la tutela del diritto costituzionale alla salute per chi vive in questo comprensorio, abbassando sotto la soglia minima indispensabile l’offerta di servizi sanitari essenziali”
Il consigliere provinciale di “A testa alta”, Francesco D’Agostino, interviene nel dibattito che riguarda la sanità nella Piana di Gioia Tauro e che, alla luce dei recenti interventi disposti dalle autorità competenti, mette a rischio la garanzia dei livelli minimi di assistenza ai cittadini. «Sono molto preoccupato per le sorti della sanità della Piana. La paventata ipotesi della ulteriore riduzione dei posti letto nel reparto di Medicina dell’ospedale di Polistena rischia di rendere impossibile la tutela del diritto costituzionale alla salute per chi vive in questo comprensorio, abbassando sotto la soglia minima indispensabile l’offerta di servizi sanitari essenziali». Francesco D’Agostino, in questo senso, rivolge un appello «al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, affinché nella sua qualità di commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro riesamini al più presto il provvedimento».
«Il territorio della Piana – osserva D’Agostino – è costituito da un bacino abitativo di circa 180.000 abitanti che, in misura sempre crescente in questi ultimi anni, ha individuato nel presidio di Polistena il principale riferimento ospedaliero per il mantenimento della continuità assistenziale. Le recenti misure in materia di riordino delle strutture sanitarie presenti sul territorio determineranno una drastica riduzione dei posti letto di Medicina che, nella Piana, passeranno così da 46 a 34, con un’ulteriore diminuzione rispetto al dato di partenza che ne contemplava ben 81. Questo nuovo taglio per la sanità della Piana dunque – prosegue il consigliere provinciale di “A testa alta” – si pone in forte contraddizione con il rispetto degli standard che, sulla scorta delle linee guida nazionali, prevedono una rimodulazione del rapporto fra numero dei posti letto e abitanti». Non solo, argomenta D’Agostino: «L’ospedale di Polistena è stato fino a oggi dotato del reparto di Medicina con il maggior numero di posti letto in tutta la regione (32) e con il maggior numero di ricoveri tra gli analoghi reparti in Calabria: ben 1.300 nel solo 2012. Anche sotto il profilo economico, il D.R.G. della Medicina di Polistena, cioè gli utili che vengono calcolati in base ai ricoveri effettuati, è tra i più alti nella nostra regione».
D’Agostino tuttavia evidenzia che «la Calabria è in una situazione molto particolare essendo sottoposta a Piano di rientro. In questo contesto, la lotta agli sprechi va non solo accettata ma anche sostenuta e incentivata. Questo, però, non può significare l’attuazione di tagli lineari ma deve portare solo all’eliminazione delle sacche di sperpero di denaro pubblico».
Per quanto riguarda poi il comprensorio della Piana, si prevedono ricadute ancora più negative, alla luce dell’avvenuta soppressione dei tre ospedali di Oppido Mamertina, Taurianova e Palmi. «In un territorio così ampio come questo – evidenzia inoltre D’Agostino – desta grande preoccupazione l’assenza di alcuni essenziali reparti specialistici come neurologia, pneumologia, gastroenterologia, ematologia e nefrologia, cui hanno sopperito fino a oggi proprio i reparti di Medicina di Polistena e, in misura minore, Gioia Tauro. Anche per questo motivo, pensare di depotenziare ancora di più un presidio vitale come quello polistenese significa impoverire in maniera insopportabile l’offerta di sanità in un territorio che, suo malgrado, si ritrova a essere figlio di un dio minore. Noi questo non possiamo accettarlo e anzi dobbiamo rivendicare con forza il nostro status di cittadini calabresi uguali agli altri».
L’evoluzione in atto in seguito ai recenti provvedimenti dell’azienda sanitaria provinciale rischia dunque di ripercuotersi negativamente sulle fasce più deboli della popolazione. Questo in effetti è l’aspetto più importante che riguarda la sanità reggina che, secondo il consigliere provinciale D’Agostino, «deve vedere tutte le rappresentanze istituzionali del territorio, impegnate nel cercare ogni soluzione che sia in grado di garantire il rispetto e la tutela del diritto alla salute dei cittadini. Un diritto che la Piana rischia di perdere progressivamente, lasciando così che a pagare le conseguenze di questi processi siano i soggetti più deboli».
Come imprenditore, D’Agostino mette in luce le inevitabili ripercussioni anche di carattere «economico e sociale determinate da questa profonda rivisitazione dell’assetto sanitario nella Piana di Gioia Tauro. Il venir meno dei servizi ospedalieri e dei connessi posti letto, infatti, provoca per gran parte dei cittadini un notevole aumento dei disagi dettati dalla necessità di compiere lunghi spostamenti da un centro all’altro. Una vera e propria diseconomia, tra l’altro per nulla attenuata dal sistema dei trasporti locali, di cui faremmo volentieri a meno. A tal proposito dunque ritengo che la rimodulazione del servizio sanitario per il territorio della Piana, debba essere al più presto oggetto di un approfondito riesame. Ecco perché – conclude D’Agostino – mi rivolgo direttamente al governatore, invitandolo a porre in essere dei correttivi sostanziali a quei provvedimenti che investono in modo troppo netto una fetta così importante della provincia di Reggio Calabria».