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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Sanità, Assotutela: “Il Lazio usa ancora la ricetta rossa”

Sanità, Assotutela: “Il Lazio usa ancora la ricetta rossa”

| Il 01, Set 2014

“Doveroso chiedere al presidente del Lazio Zingaretti e al coordinatore della Cabina di regia D’Amato se intendono avviare il processo per passare dalla ricetta rossa a quella elettronica così come hanno fatto Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Veneto o continuare con la politica del fanalino di coda”

Sanità, Assotutela: “Il Lazio usa ancora la ricetta rossa”

“Doveroso chiedere al presidente del Lazio Zingaretti e al coordinatore della Cabina di regia D’Amato se intendono avviare il processo per passare dalla ricetta rossa a quella elettronica così come hanno fatto Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Veneto o continuare con la politica del fanalino di coda”

 

 

“Da oggi nella Regione Veneto la ricetta rossa, quella utilizzata dai
medici per le prescrizioni sanitarie in convenzione sia di farmaci che di
esami clinici, va in pensione. Al suo posto entra la ricetta elettronica.
Nel Lazio invece, prima fra le regioni italiane in fatto di prescrizioni e
screening preventivi, ancora non se ne parla. E questo fatto desta
preoccupazioni pesanti sulla gestione dell’intera cosa pubblica”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato che precisa:
“Già perché le ricadute della carenza di informatizzazione nell’ambito
sanitario investono l’intero settore economico e finanziario della nostra
regione in quanto gli investimenti in ogni campo sono frenati dal fatto che
siamo sottoposti da oltre 7 anni a uno stretto regime di rientro dal
deficit. A questo punto rimane doveroso chiedere al presidente del Lazio
Zingaretti e al coordinatore della Cabina di regia D’Amato se intendono
avviare il processo per passare dalla ricetta rossa a quella elettronica
così come hanno fatto Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Veneto o continuare
con la politica del fanalino di coda”.
“Abbiamo chiesto da tempo un incontro sui tavoli regionali per parlare di
azioni di rilancio che peraltro porterebbero parecchio giovamento ai ritmi
di spesa sanitari e parecchio giovamento ai cittadini-utenti del SSR, ma
tutto questo senza successo perché questa Regione – prosegue Maritato – si
è arroccata su posizioni troppo lontane dalle associazioni e dalla vita
quotidiana che gli oltre 5 milioni di cittadini laziali trascorrono tra
burocrazia e vessazioni. E’ necessario invece – conclude Maritato un
confronto pubblico sulle azioni concrete intraprese e da intraprendere a
breve direttamente presso la sede della Pisana visto che ci stiamo avviando
al II anno di consiliatura Zingaretti”.