Roma, al via il progetto JHEP
redazione | Il 26, Ott 2011
In supporto all’implementazione dell’iniziativa di programmazione congiunta “Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa”, coordinato dall’Italia
Roma, al via il progetto JHEP
In supporto all’implementazione dell’iniziativa di programmazione congiunta “Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa”, coordinato dall’Italia
Il prossimo 28 ottobre a Roma prende l’avvio il progetto di azione coordinata in supporto all’implementazione dell’Iniziativa di Programmazione Congiunta (Joint Programming Initiative – JPI) per la ricerca “Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa”, finanziato dalla Commissione Europea e denominato con l’acronimo JHEP – Joint Heritage European Programme.
La JPI Patrimonio Culturale proposta dall’Italia nel 2009 – in particolare dai due ministeri: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero per i Beni e le Attività Culturali – che ne ha poi assunto il coordinamento, dimostra altresì il ruolo leader dell’Italia nella creazione dello Spazio Europeo della Ricerca.
Le JPI hanno l’obiettivo di coordinare gli investimenti nazionali sulla ricerca e raccordarli con i programmi comunitari, al fine di rendere competitiva l’area dell’Unione Europea nei confronti degli USA e dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) in forte crescita economica.
Molte saranno le ricadute positive dell’Iniziativa nel settore imprenditoriale e in particolare nei settori dell’industria delle costruzioni e del turismo.
Alla JPI Patrimonio Culturale, proposta italiana, hanno aderito 18 Paesi (Italia, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Irlanda, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito), tra Stati membri e Paesi associati, che pongono la ricerca sul patrimonio culturale tra le priorità dei rispettivi programmi nazionali. Altri 8 Paesi, in qualità di Osservatori, hanno inoltre espresso il loro interesse in vista di una futura partecipazione (Austria, Bulgaria, Estonia, Germania, Grecia, Israele, Lettonia, Portogallo).
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